La 'Settimana della Cucina Italiana nel Mondo', terza edizione quest'anno, in Brasile si appresta a vivere una tre giorni molto particolare. A Brasilia infatti, organizzata dalla nostra Ambasciata, dal 27 al 29 novembre il tema principale sarà 'La cucina al tempo dei Borbone, passeggiata nella storia culinaria del Regno delle Due Sicilie'.

La celebrazione di una delle gastronomie fondamentali dell'Italia di oggi, ma anche, se non soprattutto, si vuole commemorare l'influenza della imperatrice napoletana Teresa Cristina di Borbone nella cultura brasiliana. Per l'occasione in Brasile sbarcherà la chef Flavia Pantaleo, specializzata nella cucina napoletana, romana e siciliana autrice anche di un libro di successo 'La cucina dei Pasticci e dei Timballi'.

Pantaleo, oltre a essere una riconosciuta chef, insegna gastronomia, partecipa a programmi televisivi ed è anche una delle fondatrici di 'Le Cesarine', una 'rete' che accoglie gli italiani appassionati di gastronomia. Tra le diverse attività in programma, anche la degustazione di uno dei dolci più rinomati della cucina napoletana, il Babà, un evento quest'ultimo aperto al pubblico, poi ancora una master class con la degustazione di piatti della cucina italiana.

Teresa Cristina di Borbone nacque a Napoli il 14 marzo 1822 ed è stata ribattezzata 'Madre dei brasiliani', fu infatti l'imperatrice consorte di Pietro II del Brasile, che regnò dal 1831 al 1889, anno in cui Teresa Cristina morì in Portogallo, a Porto. A Teresa Cristina non fu dato un posto di rilievo nella storia del Brasile, ma, secondo lo storico Eli Behar, "la sua discrezione, che l'ha tenuta lontana dall'essere associata ad alcun movimento politico, la sua tenerezza e la carità, le sono valse il nome di 'Madre dei brasiliani".

Un parere questo condiviso da diversi altri storici. Benedito Nunes, per esempio, ha voluto sottolineare il mecenatismo in campo culturale e scientifico dell'Imperatrice: "ha promosso la cultura in vari modi, portando dall'Italia artisti, intellettuali, scienziati, botanici, musicisti, contribuendo al progresso e arricchimento della vita culturale della nazione".