Prove di dialogo tra Roma e Bruxelles. E colloqui con Angela Merkel e Emmanuel Macron a margine del Consiglio Ue sulla Brexit "in un clima buono e di fiducia reciproca". Il premier Giuseppe Conte è rientrato a Roma con in agenda un vertice a tre con Salvini e Di Maio questa sera a palazzo Chigi, convinto che il dialogo con i vertici europei "non vada interrotto". Ma ripete anche che il governo non farà alcun passo indietro rispetto alle richieste che nei giorni scorsi sono arrivate dalla Commissione, ovvero una modifica dei numeri della manovra, in particolare sul fronte del deficit. "No, noi ragioniamo sulle riforme e su quello che occorre per realizzare le promesse che abbiamo fatto", replica il presidente del Consiglio a chi gli chiede se al vertice con i vicepremier si discuterà di ritoccare il 2,4% di disavanzo per venire incontro alle richieste di Bruxelles. Conte glissa anche alla domanda dei cronisti che chiedono quale sia il punto di accordo "di reciproca soddisfazione" con la Commissione: "Vedremo, lo scopriremo fino alla fine".
Di "dialogo" parla anche la Ue, con Juncker, che descrive la cena di sabato sera a palazzo Berlaymont come un incontro "vivace e interessante": "Abbiamo deciso di restare in un dialogo permanente per restringere le distanze che esistono tra la Commissione e il governo", dice il presidente della Commissione. "Non siamo in guerra con l'Italia", aggiunge Juncker che ricorda il suo legame con i lavoratori immigrati italiani in Lussemburgo e si congeda dai cronisti italiani con un "ti amo Italia" a favore di telecamere. L'auspicio di un dialogo arriva anche dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che sembra stupita dalla domanda del giornalista che le riferisce del dossier presentato a Juncker dal presidente del Consiglio italiano, ma dice di aver "parlato brevemente" con Conte e aggiunge di "accogliere molto positivamente questo dialogo. Ci affidiamo alla Commissione e ci auguriamo naturalmente una conclusione positiva", ripete Merkel. "Mi aspetto dall'Italia che possiamo lavorare insieme su tutte le soluzioni che permettano all'Europa di fronteggiare le sue sfide odierne, dai migranti alla web tax", aggiunge il presidente francese Macron senza però riferirsi direttamente alla manovra. "Abbiamo avuto una buona discussione a margine del Consiglio con il primo ministro Conte, continueremo il lavoro insieme non solo sulla nostra agenda comune ma anche per proporre delle soluzioni per una Europa che funzioni", aggiunge.
Al di là delle dichiarazioni sulla necessità del dialogo, la missione lampo di Conte e Tria a Bruxelles non sembra aver mutato il quadro: la Commissione ha fatto chiaramente intendere che senza nessun cambiamento l'avvio della procedura di infrazione è un fatto praticamente scontato. Il margine si potrebbe giocare invece sui tempi e sulle modalità con cui gli effetti della decisione Ue impatteranno sull'Italia. Il "dialogo" tra Roma e Bruxelles servirà anche a questo.