"L'identità umana l'ha stabilita il Creatore e nessun individuo umano può giocare a fare il Creatore. Ammesso e non concesso, perchè molti scienziati su questo sono estremamente cauti, che si riesca a modificare il genoma umano questo rimarrà sempre umanamente ed eticamente illecito, non tutto ciò che è tecnicamente possibile può dirsi eticamente ammissibile". Lo dice, il teologo mons. Mauro Cozzoli, commentando il caso dei primi esseri umani creati con Dna modificato. "Sul dna umano che identifica la persona - spiega l'editorialista di Avvenire e docente alla pontificia università Lateranense - l'unico intervento eticamente accettabile e legittimo è quello terapeutico, quindi interventi mirati a guarire da possibili malattie che hanno origine genetica e questo a condizione che facendo una terapia genetica che curi una malattia poi non se ne procurino altre, è questo il timore. L'unico intervento sul genoma umano è la cosiddetta genomaterapia mentre invece - aggiunge - ogni altro intervento mirato al cosiddetto miglioramento o incremento del patrimonio genetico è da considerarsi abusivo, eticamente illecito, e questo perchè non è nelle possibilità morali di nessuno dire che cosa è miglioramento".