Si attira nuovamente l'attenzione sulle prossime scadenze relative ai "conti dormienti”, ovvero rapporti contrattuali di natura finanziaria di importo pari ad almeno 100 €, non movimentati per almeno 10 anni (ad esempio di depositi di denaro, libretti di risparmio, conti correnti, anche postali, azioni, obbligazioni o titoli di Stato).

Trascorsi 10 anni senza alcuna operazione, le somme vengono versate a un Fondo del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ove rimangono a disposizione del titolare che ne faccia richiesta per ulteriori 10 anni: decorso tale secondo termine, le somme vengono perse e utilizzate dallo Stato per fini sociali.

Dal corrente mese di novembre hanno iniziato a cadere in prescrizione i conti dormienti che non subiscono movimentazione da vent’anni.