Ma si può andare in televisione e annunciare: stiamo stampando 6 milioni di tessere? Oppure, metteremo sotto controllo le divulgazioni scientifiche? Si possono sentire le dichiarazioni di un portavoce che annuncia epurazioni? Si può assistere all’incompetenza di un ministro dei Lavori pubblici che vacilla sui ponti, sui trafori, sulle infrastrutture? Oppure a quella di un ministro della Giustizia, che sulla prescrizione vacilla addirittura sulla Costituzione?

Si possono ascoltare ad ogni piè sospinto, da parte di membri del Governo, parlamentari oppure ex, insulti, offese e insolenze contro giornali, giornalisti e tutti quanti non siano d’accordo con loro? Si può accettare di vedere tanta ignoranza, trasformata in arroganza e supponenza, da parte di chi col 33 per cento è convinto d’essersi impadronito del Paese intero?

Qui non si tratta di remare contro, di criticare a prescindere, si tratta di capire che siamo a rischio, perché c’è di mezzo la tenuta del Paese, il futuro di tutti, e non, come dicono i grillini, "l’abbiamo promesso e lo facciamo".

E cosa vuol dire? È evidente che se si fosse promesso di abolire il fisco e regalare uno stipendio a tutti, standosene a casa, la percentuale di vittoria avrebbe fatto strike; le elezioni si vincono sul possibile e non sulla "bugia". Diciamoci la verità, in Europa, sui mercati, tra gli operatori, è proprio questo che preoccupa, la somma dell’incompetenza e dell’arroganza, con le promesse impossibili da mantenere, a partire dal Reddito di cittadinanza.

Non si può giocare con la pelle degli italiani dopo aver giocato in campagna elettorale, a promettere "idiozie" e polvere di stelle. Se ci bocciassero davvero, sarebbe una catastrofe totale. C’è poco da fare i tracotanti, cari grillini, dovete studiare. Stiamo andando male, peggio di prima, le previsioni sull’economia annunciano frenate, e voi pentastellati cosa fate?

Sperperate un patrimonio per dimostrare d’essere coerenti a una "idiozia" che nemmeno conoscete fino in fondo. Ma per favore, fatela finita. Per farlo funzionare, il reddito, non solo serve quel denaro che non c’è, ma uno Stato efficiente, una Pubblica amministrazione competente, un sistema di placement funzionante, tutte cose che da noi non esistono lontanamente.

Ecco perché ci boccia l’Europa, ci bocciano gli economisti, i giuslavoristi e gli esperti di ogni colore. Altro che complotto, il problema siete voi, la vostra incapacità, la vostra prepotenza da manette a tutto spiano, da chi sfotte la democrazia. Così non va bene, non va bene per niente, serve che Matteo Salvini lo capisca presto, che l’opposizione si faccia sentire, occorre che il Paese torni a sperare, prima è meglio è.