Sono arrivati da tutta Italia. Tremila imprenditori, secondo le stime. In rappresentanza di 12 associazioni d'impresa che rappresentano complessivamente 13 milioni di lavoratori e oltre il 65% del Pil. Si sono dati appuntamento a Torino, questa mattina, negli spazi delle Ogr, le ex Grandi Officine Riparazioni di Torino (dove un tempo si riparavano i treni), per partecipare all'incontro "Infrastrutture per lo sviluppo-Tav, L'Italia in Europa", e sollecitare il rilancio delle infrastrutture a partire dalla Tav.

BOCCIA (CONFINDUSTRIA): "SI ALLA CRESCITA"
A nome di tutti, ha parlato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia: "La nostra pazienza è quasi al limite" ha detto. "Il messaggio è un chiaro sì alla Tav Torino-Lione, sì alle infrastrutture, sì alla crescita, perché le infrastrutture sono un'idea di società", ha aggiunto il leader degli industriali.

VACCARINO (CNA): "COSI' RISCHIO CADUTA FIDUCIA"
"Senza infrastrutture non c'è crescita. Se ai segnali di rallentamento dell'economia si aggiunge il no alle infrastrutture, il rischio di avere una caduta di fiducia è grande", ha osservato il presidente di Cna, Daniele Vaccarino.

BUIA (ANCE): "DAL GOVERNO DISCORSI RETROGRADI"
Ancora più duro contro l'esecutivo Gabriele Buia, presidente di Ance: "Sono assurdi certi discorsi retrogradi del governo. Stiamo mettendo il nostro futuro in mano a gente che non ha cuore l'Italia".

SANGALLI (CONFCOMMERCIO): "ECONOMIA RALLENTA"
"L'economia sta rallentando e questo per noi è motivo di fortissima preoccupazione", ha affermato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio.

I NO TAV: DIFENDONO SOLO RICCA COMMESSA
Di tutt'altro avviso, ovviamente, sono stati invece gli attivisti No Tav che da sempre si battono contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità. "Ben poco attivismo imprenditoriale si è visto quando la disoccupazione giovanile ha toccato il 40% o le infrastrutture da nord a sud sono crollate facendo vittime e feriti. Non abbiamo mai visto tante sigle riunirsi in altri momenti, dall'inizio della crisi globale per rilanciare l'economia". L'alzata di scudi - hanno detto - c'è solo quando i ben poco intraprendenti imprenditori rischiano di perdere una ricca commessa di soldi pubblici".