Il racconto dell’esperienza delle borse di studio in Calabria è stato al centro dell’incontro organizzato presso la sede dell’Associazione Calabrese di Montevideo. Protagonisti i ragazzi che hanno beneficiato nei mesi scorsi di questa importante opportunità offertagli dalla regione e che hanno condiviso con i presenti ricordi e curiosità legati all’indimenticabile viaggio nella terra familiare.

Accompagnata da foto e video, la presentazione è stata una straordinaria occasione per riempire di giovani uno dei centri più importanti della collettività italiana dell’Uruguay come poche volte succede. Sette ragazzi, tutti molto giovani, sono partiti dal Paesito alla volta dell’Italia per partecipare a due diversi soggiorni di studio (divisi in due gruppi) presso le università di Cosenza e di Reggio Calabria per dei corsi inerenti alla tradizione e alla cultura calabrese.

Per Nicolas Nocito - rappresentante giovanile per l’Uruguay all’interno della Consulta regionale - queste attività "sono fondamentali per far avvicinare i giovani all’associazione". "All’interno delle riunioni della Consulta" -ha raccontato- "questa è stata la nostra principale richiesta che ha poi trovato l’appoggio delle autorità regionali. Noi siamo convinti che in questo modo si possa fomentare un senso di appartenenza alle proprie radici e magari formare un gruppo giovanile all’interno dell’Associazione che ne avrebbe tanto bisogno". Pur cosciente delle difficoltà di quest’ultimo proposito, Nocito crede fortemente nell’importanza del senso di appartenenza: "Se si nutre questo aspetto, è più facile che poi possano sorgere altre cose, altri progetti. Noi dobbiamo insistere".

L'incontro presso la sede dell'Associazione Calabrese di Montevideo

La presenza dell’Uruguay alle borse di studio calabresi è stata molto forte come evince chiaramente dai numeri presentati: sette persone su un totale di 30 posti disponibili nel bando rivolto a tutte le associazioni calabresi nel mondo che sono quasi duecento. Sono numeri molto alti, l’Uruguay è stato ampiamente beneficiato da questa opportunità e ci auguriamo che la tendenza possa continuare anche il prossimo anno" ha affermato il consultore giovanile.

"Un’esperienza unica e indimenticabile". Così ha descritto Carolina Viola a Gente d’Italia il soggiorno all’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria da cui è tornata un mese fa in compagnia di altre due ragazze, Romina Tortorella e Ana Laura Peliso: "Abbiamo seguito un corso di cultura e tradizione calabrese. Per noi è stata un’opportunità straordinaria di conoscere da vicino la terra dei nostri antenati. Abbiamo visto e imparato tante cose dalla musica, alla cultura, dalla cucina al turismo".

I partecipanti hanno raccontato le loro esperienze

Tra i momenti più interessanti ha ricordato il tour del bergamotto, le lezioni di musica e di cucina divise in parti teoriche e pratiche. I borsisti dell’Università della Calabria di Cosenza sono Andres Bergara, Nicolas Capricho, Flavia Silva e Romina Peressini. Quest’ultima ha dichiarato: "Abbiamo imparato molto della cultura e della tradizione. È stato un po’ come tornare al passato dei nostri nonni ascoltando il dialetto e preparando i piatti tipici, rivivere in prima persona tutto quello che ci avevano raccontato a casa. Tutti noi conoscevamo la Calabria solo attraverso racconti, foto e documentari ma l’esperienza diretta è un’altra cosa".

"Queste attività" -ha proseguito Romina- "sono molto importanti poiché ci consentono di mantenere le nostre radici. Stare in contatto con l’associazione, condividere le esperienze e aiutare gli altri giovani che avranno l’opportunità di viaggiare". Come hanno informato i rappresentanti dell’associazione durante l’incontro, attualmente sono già aperte le candidature per le borse di studio del 2019: a Cosenza dall’11 al 5 aprile e a Reggio Calabria dal 3 al 27 giugno. Il bando è rivolto ai discendenti calabresi di età compresa tra i 18 e i 35 anni con una conoscenza basica della lingua italiana.

(Matteo Forciniti)