Con l'Ue "non c’è stata nessuna retromarcia, sono nostri interlocutori". Il vice premier Luigi Di Maio, durante l'audizione in commissione di Vigilanza Rai, ha cercato così di disinnescare (inutilmente) le polemiche che hanno travolto il MoVimento 5 Stelle sulla riduzione del deficit.

E a chi gli ha ricordato l'esultanza mostrata a Palazzo Chigi la sera dell'approvazione della manovra con defiit/Pil al 2,4%, ha risposto: "Continuerò a gioire anche con il 2%. Gioiamo con i cittadini", ha aggiunto, per le misure come reddito cittadinanza e quota 100. "Se Conte, come spero, tornasse a casa - ha ribadito - con la manovra evitando la procedura d'infrazione, io gioirò ancora, magari non dal balcone che è in ristrutturazione".

Di Maio ha quindi ripetuto che il calo del rapporto deficit/Pil è stato possibile grazie alle relazioni tecniche messe a punto nel dettaglio in vista dei decreti legge su quota 100 e reddito di cittadinanza. Nel corso dell’audizione, Di Maio si è soffermato poi sul tema del canone Rai che è "auspicabile che si possa abbassare un po' negli anni e ridurre così la spesa in bolletta". "L'extragettito nato dal canone in bolletta – ha spiegato - è diventato strutturale e deve consentire alla Rai di avere risorse per gli investimenti nelle nuove tecnologie, ma anche consentire di ragionare nell'ottica di abbassarlo un po’ negli anni".