Anche l'azienda di Vittorio Di Battista, padre del grillino Alessandro che della stessa azienda è socio di maggioranza, non fa tutto secondo le regole e le scadenze. Come per anni ha fatto la famiglia del vicepremier Di Maio. Alla faccia dell'invocata "ONESTÁ"
In un articolo del quotidiano il Giornale infatti si riporta come la famiglia Di Battista non abbia ancora pagato lavoratori, fornitori e Inps.
Cinquantatremila e 370 euro di debiti verso i dipendenti; 151.578 euro di debiti verso le banche; 135.373 euro di debiti verso i fornitori; 60.177 euro di debiti tributari.
È quanto emerge dalla visura camerale della Di.Bi Tec. S.r.l., società della famiglia di Alessandro Di Battista, che è uno dei due soci di maggioranza.
I dati si riferiscono all'ultimo bilancio presentato e dunque consultabile attraverso un collegamento al registro delle imprese.
I debiti verso i dipendenti ammontano infatti, nell'ultimo esercizio, a 53.370 e sono cronici.
Ad attestarlo è sempre la visura alla voce «Altri debiti». L'anno precedente (2015) il debito era di 38.238 euro. Insomma, in un anno la voce è aumentata nonostante si sia ridotto di quasi il 20% il costo del personale.
La Di.Bi Tec S.r.l. è debitrice anche nei confronti dello Stato. A pesare ci sono infatti i mancati versamenti tributari.
Si tratta di 60.177 euro (in cui la parte del leone lo fa il debito Iva) e anche questi si sono innalzati rispetto all'esercizio precedente, quando a bilancio erano iscritti 40.550 euro.
Oltre ai debiti tributari, la società della famiglia Di Battista ha debiti anche verso «gli istituti di previdenza e sicurezza sociale». I debiti verso l'Inps sono di 7.715 euro e questi - a conferma della buonafede con cui si estrapolano i dati sono leggermente diminuiti: nell'esercizio precedente erano di 8.244 euro.