Uno dei suoi programmi, un successo. Si chiamava 'Nova Italia' e aveva uno chef di eccezione: Roberto Ottini. La storia di questo 'mago' della cucina, è particolare e abbraccia, si può dire, tutto il mondo.

Ottini è nato in Italia, a Soresina in provincia di Cremona, adesso in Argentina lo chiamano 'Rorro' oppure 'el Tano', soprannome questo che è di tutti gli italiani. Il papà un artigiano, ma del legno, Roberto invece la sua arte la mette in mostra in cucina. Vive in Argentina da vent'anni, ci arrivò per fare lo chef al celeberrimo Harry Cipriani, ma la sua popolarità era grande molto prima di sbarcare a Buenos Aires.

Ottini infatti nel suo girovagare per il mondo, era stato lo chef di celebrità, in particolare del mondo dello spettacolo. Ha cucinato per Sylvester Stallone, ma anche Woody Allen e Sharon Stone, senza dimenticare Naomi Campbell e Mick Jagger. Poi dagli Stati Uniti, dove, inutile quasi da aggiungere, ha avuto un grande successo, ecco l'Argentina. Prima chef poi personaggio, come del resto è nel suo DNA.

È bastato poco tempo per entrare nel gruppo dei 'cocineros italianos', poi dalle ricette alla tivù il passo è stato breve. I programmi 'Cocineros Argentinos' di Maru Botana e 'Las Rubias+1' che conduce Marcela Tinayre, poi 'Nova Italia'. Un successo dietro l'altro, al punto che Ottini poi è diventato anche attore recitando in 'Soy Luna', una celeberrima telenovela argentina.

Inutile quasi da aggiungere, un altro grande successo che ha come protagonista un altro italiano, Ruggero Pasquarelli, cantante e attore di 25 anni, nato a Pescara ma che la popolarità se l'è conquistata in Argentina. Ottini invece no, famoso in Argentina, come lo era stato prima negli Stati Uniti... Insomma una storia che va avanti e che si basa soprattutto sulla grande abilità in cucina, un artista della gastronomia. I primi passi per imparare alla Scuola San Pellegrino di Bergamo, poi da quel momento il mondo, che adesso ha in particolare un nome solo: Argentina. E qui, anche attraverso 'Nova Italia' ha portato avanti quella che chiama: la modernizzazione della cucina italiana.