Venti miliardi di euro erogati dall'Europa e non usufruiti: l'Italia è drammaticamente nei bassifondi della classifica dei Paesi più efficienti nell'uso dei fondi Ue, una classifica resa nota oggi dalla Commissione europea, che ha pubblicato i dati relativi allo scorso 30 settembre.

L'Italia, in particolare, è 25ma su 28 per tasso di risorse già impegnate, con il 55% dei 75,7 miliardi stanziati a fronte di una media continentale del 63%. Il nostro paese, inoltre, è terzultimo per spesa certificata sul territorio, con una percentuale addirittura del 15% (quella degli altri paesi è del 22%). La corsa contro il tempo, come ogni anno, è già iniziata da parte dei vari organismi territoriali per cercare di evitare di perdere i fondi strutturali: a rischio 1,5 miliardi di euro.

Al primo posto per efficienza e capacità di impegnare le spese europee è la Finlandia, sesta per impegni (72%) e prima per la spesa (50%), davanti a Irlanda, all'Ungheria del pur euroscettico Orban e la stessa Gran Bretagna, che prima della Brexit ha già impegnato il 65% delle risorse stanziate da Bruxelles. Come l'Italia, male anche la Spagna.