Punta ad un risarcimento milionario per compensare l'esproprio della casa natale di Hitler a Braunau am Inn, nell'Alta Austria, alla frontiera con la Germania, il legale dell'ex proprietaria dell'abitazione. "Il nostro obiettivo è chiaramente quello di ottenere 1,5 milioni di euro", ha dichiarato l'avvocato di Salisburgo Gerhard Lebitsch, citato dalla Dpa. In sede di processo davanti al tribunale regionale di Ried im Innkreis, un esperto aveva stabilito che il valore dell'immobile poteva considerarsi compreso tra gli 810mila e l'1,5 milioni di Euro. Ora si attende "probabilmente in gennaio" una decisione della corte.

VERSATI FINORA 310 MILA EURO
Finora lo stato ha versato alla proprietaria 310mila euro per la casa a due piani con annessi garage e posti macchina esterni. "Decisamente troppo poco" per il legale, che ricorda come il parcheggio sia l'unica area adibita a tale scopo all'interno della città, come la somma non sia in linea con gli alti contratti di affitto stipulati negli anni e infine non tenga conto del carattere storico del luogo. Il chiarimento legale sarà la premessa per l'avvio di un concorso di architettura che dovrà avviare una "profonda trasformazione" dell'edificio secondo la raccomandazione di una commissione di storici. Le autorità vogliono impedire che il luogo di nascita del dittatore - che in quella casa trascorse i primi mesi vita - diventi un luogo di attrazione per i neonazisti.

LE CONTESTAZIONI DELL'EX PROPRIETARIA
La ex proprietaria ha contestato anche davanti alla Corte europea per i diritti umani l'avvenuto esproprio ma al momento non è chiaro se la sua azione verrà o meno accolta. "Tutti sarebbero felici se si arrivasse finalmente ad una conclusione ", spiega Florian Kotanko, dell'associazone locale di storia contemporanea, che si dichiara non favorevole alla ristrutturazione dell'immobile: "I cambiamenti in questo senso non apportano nulla, perché la storia non si cambia", osserva. Per Kotanko, una stanza dell'edificio potrebbe invece essere adibita a luogo di "monito e ricordo".

CASA DI PROPRIETA' DELLO STATO
Dal 1972 e fino a prima dell'esproprio la casa veniva presa in affitto dallo stato che voleva controllarne l'uso. A lungo è stata destinata ad ospitare un centro per disabili. Ma dal 2011 la casa è vuota: la proprietaria ha posto il veto a qualunque forma di uso dell'abitazione, per la quale veniva peraltro versato un affitto mensile di 4800 Euro. Non occupato, l'edificio rischiava di trasformarsi in luogo di pellegrinaggio per nostalgici del Terzo Reich. Nel gennaio 2017 la Repubblica austriaca è diventata nuova proprietaria.