I carabinieri della compagnia di Triggiano hanno arrestato e messo ai domiciliari quattro educatrici di un centro di riabilitazione privato per ragazzi autistici e affetti da altre disabilità accusate di maltrattamenti nei confronti dei minori loro affidati. Le quattro donne hanno tra i 28 e i 42 anni. Sono dipendenti del centro di riabilitazione "Istituto Sant'Agostino" di Noicattaro, un centro privato convenzionato con il Servizio sanitario nazionale.

ALMENO CENTO GLI EPISODI
Sono circa cento gli episodi di maltrattamenti e vessazioni documentati dai carabinieri con riprese audio e video. L'indagine, che ha portato all'arresto di quattro maestre, è stata avviata lo scorso ottobre in seguito alle rivelazioni di una dipendente del centro che ha riferito ai militari di avere assistito a comportamenti violenti e vessatori da parte di alcune educatrici nei confronti dei piccoli pazienti. Secondo il suo racconto, questo tipo di comportamenti durava almeno dal 2016.

INDAGATE ALTRE DUE MAESTRE
A quanto si è appreso, oltre alle quattro educatrici arrestate, altre due maestre sarebbero indagate. Sono stati documentati numerosi episodi nei quali le educatrici si rivolgevano con minacce, insulti e violenze fisiche nei confronti di nove minori, di età compresa tra i 7 e i 15 anni, tutti affetti da gravi forme di autismo e pertanto non in grado di comunicare le violenze subite. L'indagine è coordinata dal pm Michele Ruggero che si è avvalso anche della consulenza tecnica di uno psichiatra. L'ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip Giovanni Abbattista.

VOLAVANO ANCHE INSULTI E PAROLACCE
Il prossimo passo dell'indagine sarà quello di verificare la posizione dei dirigenti della struttura, se e cosa sapevano dei comportamenti delle insegnanti ed educatrici nei confronti di bambini e adolescente a loro affidati. Al momento l'inchiesta è a carico di sei persone, tutte donne. Oltre ai maltrattamenti fisici, le intercettazioni hanno documentato continui insulti e parolacce rivolte dalle insegnanti ai bambini autistici, che in parte soffrivano anche di forme di mutismo e che come unica forma di protezione, si mettevano le mani davanti agli occhi. Alcune delle condotte violente avrebbero procurato lesioni che sarebbero state fatte passare come cadute.

IL DS DEL CENTRO: "APPRESA NOTIZIA DAL WEB"
"Apprendo questa notizia vedendo i titoli dei giornali su internet. In questo momento non posso dire niente perché per me questa è una novità assoluta" ha dichiarato il direttore sanitario dell'Istituto Sant'Agostino di Noicattaro, Vito Santamaria. "Nell'istituto - prosegue - non si erano mai verificate esperienze di questo tipo. Stiamo valutando la situazione e speriamo di acquisire maggiori elementi così, poi, se ci sarà da nominare un avvocato e da prendere tutte le iniziative del caso lo faremo".