Dal primo aprile non andranno più alla Caritas di Roma, le monetine raccolte dalla Fontana di Trevi. Lo ha stabilito, con apposita memoria di giunta approvata lo scorso 28 dicembre, la sindaca Virginia Raggi. Il provvedimento prevede solo la proroga dell’affidamento del tesoretto, di circa 1,5 milioni l’anno, generato dal lancio dei turisti. Da aprile le competenze passano ad Acea.

Era stato l’allora sindaco Walter Veltroni, nel lontano 2001, a destinare le monetine della celebre fontana ad iniziative di solidarietà. Una prassi poi conservata anche dalle successive giunte, di ogni colore politico, compresa quella di Gianni Alemanno. Ma con la sindaca M5s Virginia Raggi, si cambia.

Secondo quanto previsto dalla memoria di giunta, sarà Acea, incaricata della manutenzione delle fontane monumentali, a occuparsi della procedura di “insaccamento, prelevamento, pulizia, conteggio e versamento” delle monetine in esse gettate. Per questo, riporta Il Messaggero, sarà modificato con un “addendum” il contratto di servizio di Acea, ampliando i servizi già resi dalla società e prevedendo soluzioni operative per quelle fontane. Una scelta economicamente insensata se si considera che il tesoretto delle monete sarà ora ridotto, al netto di quanto necessario a finanziare l’ampliamento del contratto di Acea.