Per qualcuno sembra quasi che il problema sia diventato lui e non i razzisti, i maleducati, gli incivili. Essere e comportarsi da persona per bene rischia di diventare un peso, ma Carlo Ancelotti non ha alcuna intenzione di cambiare e lo ribadisce a chiare lettere nel corso di un incontro con gli studenti dell'Università Luigi Vanvitelli, a Napoli. 

"Leggo che Carlo Ancelotti vuole sospendere le partite, quindi preferisco chiarire di nuovo la mia posizione", esordisce l'allenatore partenopeo. "Semplicemente ho chiesto il rispetto delle regole. Quando c'è un insulto razzista, la partita viene interrotta per qualche minuto. Ci si calma un attimo e poi si riprende a giocare".

Da Ancelotti un plauso al presidente Gravina che "vuole semplificare le regole e quindi sta provando a migliorare la situazione. Non se ne può, più sempre insulti. Anche a Bologna, in occasione della gara di Coppa Italia, un giocatore di 20 anni è stato preso di mira", prosegue Ancelotti riferendosi allo juventino Kean.

"A volte si insulta Napoli anche quando noi non giochiamo. Così non va bene. Gli stupidi e gli ignoranti sono ancora negli stadi e vanno educati. All'estero certi fenomeni sono stati debellati e dobbiamo riuscirci anche noi". Quindi due parole sulla sua squadra: "Questo è un progetto importante. Non posso dire quanto tempo ci vorrà per vincere, ho la sensazione che ci riusciremo presto. Il Napoli è forte e la società ha investito bene".

Rino Dazzo