Due maestre di una scuola dell'infanzia statale di Venafro (Isernia) sono state sospese dall'esercizio dell'insegnamento per maltrattamenti nei confronti dei bambini: i comportamenti denunciati da alcune madri hanno trovato riscontro nell'attività d'indagine svolta dalla Squadra Mobile con intercettazioni audio e video.

SOSPESE DUE MAESTRE DI 49 E 58 ANNI
Ad eseguire l'ordinanza che dispone la misura interdittiva a carico delle due donne, che hanno rispettivamente 49 e 58 anni, la polizia di Stato di Isernia. Le maestre, secondo quanto accertato dalle forze dell'ordine, incitavano gli alunni alle legge del taglione. Esortavano i bambini a farsi giustizia da soli e a porre in essere comportamenti violenti nei confronti dei compagni: ciò creava un clima di paura in classe.

UNA "SITUAZIONE ALLARMANTE"
Gli investigatori hanno rilevato "una situazione allarmante", ha detto il Questore di Isernia, Roberto Pellicone, a margine della conferenza stampa congiunta, con il procuratore Carlo Fucci, il sostituto Carmela Adricciola e il dirigente della Squadra Mobile, Luigi Vissicchio.

LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA
La vicenda è stata così ricostruita: "Giovani madri si sono rivolte alla polizia a novembre, poiché i loro figli di 2 e 3 anni tornando a casa avevano comportamenti anomali e lamentavano atti di violenza a scuola". Da qui "il via libera del gip, Arlen Picano, alle intercettazioni video ambientali. Le immagini, mostrate in Questura, hanno rivelato "ben 150 episodi di violenza ripetuti. Sono rimaste attive per 20 giorni per verificare che fossero episodi di maltrattamento reiterati".

SABATINI (USR MOLISE): "UN FATTO GRAVISSIMO"
"Si tratta di fatti gravi che turbano la nostra comunità e colpiscono la parte più vulnerabile di essa, i nostri piccoli. Siamo scossi per quanto accaduto" ha dichiarato all'Ansa il dirigente dell'Usr Molise, Anna Paola Sabatini.

"VICINI AI BAMBINI ED ALLE LORO FAMIGLIE"
"Episodi di questo genere - ha proseguito - vanno a infrangere il patto educativo con le famiglie e l'essenza stessa della nostra missione di educatori. Siamo vicini innanzitutto ai bambini, alle famiglie, alla comunità, al dirigente scolastico e a tutti gli operatori della scuola e sosterremo tutte quelle azioni che saranno necessarie a tutelare i nostri piccoli alunni. Assicurando la nostra massima collaborazione, ringraziamo la Magistratura e tutte le Istituzioni che hanno agito con celerità ed efficacia e rimaniamo fiduciosi nel loro operato nella ulteriore definizione dei fatti e delle responsabilità relative al caso".