Tensione altissima in Venezuela dopo l'autoproclamazione alla presidenza del leader dell'opposizione Guaidò, una nomina di piazza che è stata immediatamente riconosciuta dagli Stati Uniti, dal Canada, dall'Unione Europea e da vari paesi sudamericani.

Sono 16 i morti in seguito agli scontri tra oppositori delle diverse fazioni. Tra quelli che appoggiano Nicolas Maduro, il presidente in carica la cui rielezione a maggio scorso non è stata riconosciuta a livello internazionale, c'è anche la stragrande maggioranza dell'esercito.

Proprio Maduro ha chiama il popolo alla mobilitazione, incassando l'appoggio di Erdogan, della Siria e di Mosca, seppur informale. Sono 218, intanto, le persone arrestate, con varie ong che accusano polizia e militari di aver sparato sulla folla.