Si è spenta in mattinata all'ospedale Cto di Torino, dopo che negli ultimi giorni le sue condizioni erano peggiorate al punto da rendere necessario il ricovero nel reparto di Terapia Intensiva diretto dal dottor Mauriziano Berardino.

Marisa Amato, donna di 65 anni rimasta tetraplegica in seguito alle ferite riportate il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo, è morta assistita dai parenti più cari. In seguito all'ondata di panico durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid fu calpestata più volte dalla folla in preda al panico.

Salgono quindi a due le vittime di quella tragica serata. Marisa Amato si aggiunge a Erika Pioletti, la 38enne di Domodossola scomparsa dopo alcuni giorni di agonia, con oltre 1500 feriti.

Secondo quanto comunicato da fonti sanitarie, la donna si era presentata mercoledì al pronto soccorso per dei problemi respiratori e gli esami avevano evidenziato un versamento pleurico, che era stato drenato con respirazione sorretta con ventilazione non invasiva.

Durante il ricovero Marisa ha espresso con lucidità e fermezza la volontà che la terapia, non prevedesse mezzi invasivi come l'intubazione tracheale o la tracheotomia, pur consapevole che questa decisione avrebbe potuto portarla a un peggioramento fatale. Alle 8 di questa mattina il brusco peggioramento cardiovascolare.