Come ogni anno si è tenuta a Mostar la commemorazione dei tre giornalisti della Rai di Trieste, Marco Luchetta, Dario D'Angelo e Alessio Ota, uccisi 25 anni fa da una granata, il 28 gennaio 1994, mentre stavano realizzando uno speciale sui bambini vittime della guerra. Hanno partecipato il sindaco di Mostar Ljubo Beli e i responsabili degli uffici locali di Mostar dell’OSCE e della Delegazione Europea, alla presenza di numerosi media e giornalisti.

Al termine di un momento di raccoglimento l’ambasciatore d’Italia a Sarajevo Nicola Minasi ha posto una corona di fiori innanzi alla targa posta in ricordo dei reporter nel luogo dell'attacco. Lo stesso hanno fatto molti cittadini ed i bambini dell'orfanotrofio 'Djeiji dom Mostar, intervenuti in gran numero nonostante la forte pioggia, a conferma del ricordo ancora vivo tra la popolazione locale del sacrificio dei tre italiani. Nel suo breve intervento l’ambasciatore ha messo in risalto il sacrificio di tre giovani uomini caduti per raccontare l'insensatezza della guerra e le sofferenze dei più piccoli, prime vittime innocenti.

Molto significativa è stata la partecipazione di professori e studenti delle due università della città, e della madre del bambino che i reporter stavano intervistando al momento dell'esplosione della granata, e al quale hanno salvato la vita proteggendolo con i loro corpi dalle schegge.

La cerimonia si è svolta in contemporanea con la commemorazione organizzata anche a Trieste.