Scontro aperto in seno alla maggioranza di governo. Il nodo è sempre lo stesso, la spinosa questione Tav. Sulla Torino-Lione Lega e Movimento Cinque Stelle hanno sempre mantenuto posizioni divergenti e l’analisi costi-benefici della commissione di Toninelli, i cui risultati sono stati finalmente messi a disposizione ieri, non ha contribuito ad avvicinarle.

Per il ministro i numeri della valutazione, che evidenzierebbero 7-8 miliardi di perdite in caso di realizzazione dell’infrastruttura, sono “impietosi”. Per i Cinque Stelle, di conseguenza, “lo stop è l’unica via”. Ma quelli della Lega non la pensano allo stesso modo: “L’analisi costi-benefici non è il Vangelo”, la posizione del Carroccio.

Anche in Francia non hanno preso a cuor leggero la pubblicazione e il contenuto dell’analisi, definita in modo più o meno esplicito “di parte”. E intanto uno dei sei commissari del pool messo insieme da Toninelli, il professor Coppola, dimessosi dalla commissione per non partecipare alla stesura della relazione, ha pronta un’analisi alternativa che si discosta dalle conclusioni di quella ufficiale.

Coppola ha fatto sapere di non aver condiviso il metodo adottato per le valutazioni, dettato dal professor Ponti, e di aver già provveduto a inviare la sua relazione al ministro dei trasporti.