Favorivano l’immigrazione clandestina e sfruttavano i proventi che ne derivavano. Con queste accuse la polizia ha smantellato una banda criminale attiva a Torino e nel suo circondario, a coronamento di un’indagine lunga tre anni e che già in passato aveva portato a numerose ordinanze di custodia cautelare.

Notificate undici misure cautelari. Secondo quanto reso noto nel corso di una conferenza stampa organizzata in tarda mattinata presso la Sala Faraoni della questura del capoluogo piemontese, la gang forniva alloggio, assistenza e documenti falsi agli stranieri giunti per lo più inSicilia e Sardegna, fino a organizzarne lo spostamento in città del nord Europa.

Gli undici arrestati a Torino, la maggior parte provenienti dalla Somalia, avevano trasformato alcune palazzine del Moi in una vera e propria centrale operativa, un “porto sicuro” per usare le parole degli inquirenti, dove nascondere persone e anche droga. I reati contestati ai componenti della banda sono, a vario titolo: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, attività abusiva di prestazione di servizi di pagamento, contraffazione di documenti di identità e traffico di stupefacenti.

Dal Moi i migranti raggiungevano poi Germania, Austria o Francia riconsegnando, una volta giunti a destinazione, il documento falso all’organizzazione. Durante le indagini sono stati rinvenuti e sequestrati una trentina di documenti falsificati, materiale informatico e una ventina di chili di hashish.

SALVINI: “L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA BUSINESS DA STRONCARE”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ringrazia le forze dell’ordine per l’operazione portata a termine: “L’ennesima prova che l’immigrazione irregolare è un business che va stroncato. La centrale operativa era l’ex Moi un’area che, dopo anni di incertezze, abbiamo iniziato a sgomberare: la libereremo completamente nei prossimi mesi. Grazie alle Forze dell’Ordine, dalle parole ai fatti!”.