Missione compiuta. Tredici anni dopo l'ultima apparizione, l'Italia torna a disputare un Mondiale di basket. Nel 2006 gli azzurri uscirono agli ottavi in Giappone, questa volta si giocheranno le proprie chance in un nuovo torneo in terra asiatica, in programma in Cina tra agosto e settembre.

Sarà il primo Mondiale a 32 squadre, una competizione a cui l'Italia di Meo Sacchetti è approdata con un turno d'anticipo grazie alla rotonda vittoria sull'Ungheria, 75-41 a Varese, che ha certificato una qualificazione mai seriamente in discussione. Per gli azzurri un ruolino di marcia di otto vittorie e tre sconfitte, alla vigilia dell'ultima partita - ormai ininfluente - contro la Lituania. 

Grande protagonista dell'impresa il gruppo, più dei singoli. Con qualche eccezione: Abass, Aradori, Gentile, Brooks, Vitali e Datome (seppur a mezzo servizio). Ora si apre il dibattito: cosa farà Sacchetti, darà fiducia a chi ha conquistato il pass per i Mondiali o si affiderà alle stelle Nba - Gallinari e Belinelli - che hanno snobbato le qualificazioni? Ci sarà tempo e modo per affrontare il problema. Per ora è solo tempo di festeggiare.

Rino Dazzo