Deve essere davvero difficile spendere 17.751 euro per telefono e internet in un anno senza neanche comprare un cellulare di ultimissima generazione. Eppure Paola Taverna, vicepresidente del Senato del M5S c'è riuscita: 15.073 in ricariche e abbonamenti, 673 per internet e chiavetta wi-fi e il resto in accessori. Fanno quasi 1.500 euro al mese, una cifra che nessun piano telefonico di nessun gestore riuscirebbe a mettere insieme. "Non so se telefona ai marziani o se si fa predire il futuro da cartomanti a 20 euro al minuto, ma io ne spendo 120 all'anno, minuti e giga illimitati. Se vuole posso darle una mano a cambiare piano", scrive su twitter Marco Furfaro di Sel postando la schermata relativa alle spese telefoniche della Taverna, pubblicata sul sito www.maquantospendi.it che riporta le spese ufficiali dall'inizio legislatura dei parlamentari del M5S. "Il sito - si legge sulla home page - fornisce un'analisi grafica dei rendiconti del parlamentari del Movimento 5 stelle dall'inizio della legislatura. I dati sono quelli ufficiali pubblicati sul sito www.tirendiconto.it e riguardano i parlamentari che risultano ancora iscritti al M5S". E ad un anno dall'ingresso in Parlamento della folta pattuglia pentastellata basta fare un giro tra le dettagliate voci di spesa riportate per fare altre sconcertanti scoperte e constatare che il costo della politica per deputati e senatori del M5S è davvero alto. Altro che risparmio. Ancora Paola Taverna. Oltre alle telefonate astronomiche sembra che non faccia altro che macinare chilometri in macchina, la sua macchina ovviamente. In carburante ha speso ben 20.501 euro, quanti ne servono ad acquistare quasi 12.000 litri di benzina. Una quantità con la quale dall'inizio della legislatura ad oggi può aver percorso 176.000 chilometri, una media di 480 al giorno. E deve averli fatti quasi tutti in ambito cittadino perché in pedaggi autostradali ha speso solo 14,49 euro. Spostamenti convulsi ai quali si aggiungono anche quelli in taxi: 14.381 euro portati a rendiconto in un anno, quasi 1200 euro al mese. A fare buona compagnia in cima ai rendiconti di spesa in quasi tutte le categorie previste dal sito del M5S c'è anche Barbara Lezzi, 46 anni, ministra per il Sud. Nonostante l'auto blu, in un anno ha rendicontato spese di carburante per 27.258 euro, pari a quasi 2.300 euro di benzina al mese, e zero scontrini di pedaggi autostradali. La Lezzi, però, deve viaggiare molto anche in bus e metro perché ha portato a rendiconto a questa voce 3.140 euro. A lei, che è di Lecce, vivere a Roma costa caro, quasi 10.000 euro al mese solo di alloggio, 119.520 la spesa complessiva a cui poi devono aggiungersi i 27.569 euro di alimentari, circa 2.300 euro al mese, esclusi pranzi e cene di lavoro. Nonostante sia di Civitavecchia, per la sua attività di deputato a Roma, Marta Grande, 31 anni, ha speso ben 131.000 di alloggio dall'inizio della legislatura svettando in cima alla classifica. Anche lei telefona molto, non ai livelli della Taverna ma 14.692 euro di spese telefoniche in un anno fanno oltre 1200 euro al mese. Una bella cifra se si fa ad esempio il paragone con il capo politico del movimento. Luigi Di Maio di telefono ha rendicontato solo 4.423 euro da inizio legislatura. Ed è un altro dato rilevante: tutti i big del Movimento stanno nelle parti basse delle classifiche delle cifre rendicontate. Una citazione anche per gli aficionados dei taxi. Qui il primato tocca al senatore Lello Ciampolillo, quasi 28.000 euro, 2.300 euro al mese. Ma anche Laura Castelli non scherza con i suoi 26.825 da inizio legislatura ad oggi.