Per la promozione e la diffusione della nostra cultura e della lingua italiana nel mondo il governo LEGA-M5S-MAIE stanzia la somma record di 50 milioni di euro per l’anno 2019. È quanto sostenuto da Ricardo Merlo, sottosegretario agli esteri con delega per gli italiani nel mondo, che ieri ha partecipato ai lavori del Comitato di presidenza del CGIE, riunito alla Farnesina. Per la prima volta, ha detto Merlo, un esecutivo decide di investire con forza sulla promozione all’estero della propria cultura, ovvero della propria identità.

A conferma delle sue affermazioni, il sottosegretario ha ricordato che nel 2014 lo stanziamento è stato di 34 milioni, di un milione in più nel 2015, di 31 milioni nel 2016. Solo 20 milioni di euro nel 2017 alla lingua e alla cultura italiana nel mondo, diventati 30 nel 2018. Quest’anno, 2019, la cifra record di 50 milioni di euro. Sono somme che l’attuale governo ha deciso di stanziare – ha sottolineato – perché consapevole dell’importanza di promuovere nel mondo l’eccellenza della cultura italiana, con l’insegnamento dell’italiano che anche quest’anno si è confermata la quarta lingua più studiata al mondo.

"La nostra cultura – ha affermato il Sottosegretario Merlo a margine del Comitato di presidenza - è il nostro tesoro, la lingua italiana la nostra identità, è ciò che ci contraddistingue nel mondo più di ogni altra cosa. Durante l’incontro con il Segretario Generale Michele Schiavone e i consiglieri CGIE ho voluto evidenziare l’importanza dell’investimento fatto e mettere l’accento su una scelta che conferma la volontà di questo governo di continuare con il cambiamento, rispetto al passato, anche per quanto riguarda gli italiani nel mondo e il Sistema Italia oltre confine".

Ma le cifre snocciolate da Merlo non trovano tutti concordi. Ecco il documento firmato dai parlamentari Pd estero Garavini, Giacobbe, Caré, La Marca, Schirò e Ungaro che smentisce il sottosegretario. "Sconcertante! Non troviamo altra espressione per definire il livello di propagandismo, di approssimazione e di falsificazione della realtà che caratterizza la gestione della delega per gli italiani nel mondo. Il Sottosegretario Ricardo Merlo ha appena dichiarato che il governo Lega-5Stelle-Maie ha stanziato per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo la cifra record di 50 milioni, mai toccata in precedenza. Nella realtà dei fatti, invece, il governo gialloverde non ha stanziato di suo un solo centesimo".

"Come aveva già fatto con l'assunzione di circa 300 unità di personale disposta dal Governo Gentiloni, il Sottosegretario - continua il documento dei parlamentari Pd estero - si è disinvoltamente appropriato delle risorse previste dal Fondo quadriennale per il sostegno della lingua e della cultura italiane nel mondo, istituito dal governo di centrosinistra nella finanziaria 2017 (art. 1. commi 587 e 588 della legge 11 dicembre 2016 n 232). Il Fondo, dotato di 150 milioni, è stato poi spalmato nel quadriennio e tra diverse amministrazioni con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 luglio 2017 che ha assegnato 20 milioni per il 2017, 30 milioni per il 2018, 50 per il 2019 e 50 per il 2020. Tutte somme già definite e impacchettate da due anni! A dimostrazione del fantasioso miracolo, inoltre, il Sottosegretario cita una progressione di dati a dir poco imbarazzante perché dimostra di ignorare che le risorse del Fondo sono straordinarie e aggiuntive, non paragonabili a quelle strutturali e ordinarie. Insomma, i fichi con le cipolle".

Quindi una serie di riflessioni: "Il governo e la maggioranza attuali, rispetto al Fondo, avrebbero potuto fare due cose: rendere strutturali e ordinarie le risorse straordinarie, come auspicato dallo stesso Ministro Moavero nella relazione presentata alle Camere, o quantomeno prolungare oltre il quadriennio la durata del Fondo, iscrivendo 50 milioni anche nel 2021. Non hanno fatto né l'una né l'altra. Ha bocciato, anzi, i nostri emendamenti in tal senso presentati all'ultima legge di bilancio. Eppure non sarebbe stato difficile. Sarebbe bastato fare come abbiamo fatto noi con i corsi di lingua degli enti gestori, che nel periodo dei tagli nel bilancio triennale si erano ridotti a 6,5 milioni: prima con i nostri emendamenti li abbiamo riportati a 12 e poi il governo di centrosinistra li ha resi strutturali e permanenti. Vorremmo sinceramente confrontarci sulle cose da fare in questo difficile momento e concorrere a raggiungere dei risultati, sia pure da diverse posizioni politiche e parlamentari. Sappiamo che la delega per gli italiani nel mondo non è facile da gestire, soprattutto se il governo pensa ad altre cose, ma sinceramente facciamo un estremo appello a che non si riduca, per la stessa dignità dei nostri connazionali all'estero, ad una bancarella da piazzisti.
Non abbiamo altre parole: sconcertante!". Firmato: i parlamentari Pd estero: Garavini, Giacobbe, Caré, La Marca, Schirò e Ungaro.