Ci sono volute alcune ore, ma alla fine le dita “ci prudevano sulla tastiera”, perché “le indecisioni del governo sono diventate imbarazzanti“. Ed ecco allora che le madamin (nel frattempo diventate cinque) sono tornate in piazza con un flash mob di fronte a un edificio che si vuole simbolico, ossia Palazzo Carignano, sede del Parlamento subalpino e del primo Parlamento del Regno d’Italia per dire “Si Tav subito”.

L’ANNUNCIO VIA SOCIAL
Via social network le imprenditrici piemontesi hanno chiamato tutti a raccolta per le ore 15, giocando d’anticipo rispetto a una nuova manifestazione di piazza che è già stata fissata per il 17 marzo. Oltre mille persone hanno risposto all’appello, anche perché ormai il tempo sta scadendo e lunedì potrebbe essere troppo tardi, sia per la questione dei bandi Tav sia per scongiurare una crisi di governo che, allo stato, visti i rapporti tesi tra “favorevoli” alla Torino-Lione (Lega) e contrari (M5S), appare sempre più probabile.

RISORGIMENTO ARANCIONE
“E’ un nuovo risorgimento in arancione“, scrivono le donne del comitato Sì Torino va avanti. Presenti il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e l’ex sottosegretario Mino Giachino, dell’associazione “sì Tav sì Lavoro”, promotore proprio assieme alle madamin, delle manifestazioni del 10 novembre e del 12 gennaio scorsi che videro decine di migliaia di persone mobilitarsi a sostegno della realizzazione della Torino-Lione e della petizione online che su change.org ha raccolto oltre 112 mila firme.

DOMENICA 17 NUOVA MANIFESTAZIONE
La manifestazione di oggi sarà il preludio a una nuova mobilitazione in piazza Castello, già annunciata per domenica 17 marzo e organizzata, anche questa, dalle madamin, dall’ex sottosegretario Giachino e da Osservatorio 21. “Le indecisioni del governo sono diventate imbarazzanti. Visto che la posizione del M5s sta diventando un’ostinata questione di principio, abbiamo deciso di prendere anche noi una posizione netta e decisa”, dicono le donne in arancione.