E' quanto accaduto nella notte a Foggia dove la grande passione per il calcio, la delicata situazione di classifica (con la squadra in lotta per evitare la retrocessione), quella tecnica (sfociata con l'esonero del mister Pasquale Padalino) e infine quella societaria (alle prese con qualche sofferenza economica) sono, con ogni probabilità, il filo conduttore di questo momento di tensione: una bomba carta è stata fatta esplodere nei pressi dell'ingresso del pastificio Tamma, ditta della famiglia Sannella, proprietaria del club rossonero, poi l'incendio doloso, che ha colpito l'auto del bomber Pietro Iemmello, infine un esplosivo nel giardino del centrocampista Busellato.

La risposta del club non si e' fatta attendere: "La società Foggia Calcio e la Famiglia Sannella esprimono tutto il proprio sdegno per i vili attentati subiti nella notte di ieri. Comportamenti meschini che nulla hanno a che vedere con il calcio e con il tifo, e il cui unico risultato è stato quello di infangare l'immagine di una intera comunità. Sono sotto gli occhi di tutti - prosegue la nota ufficiale - gli enormi sforzi economici fatti dalla Famiglia Sannella per sostenere questa città e la sua squadra".