Lega e 5 Stelle? "Attaccati alla poltrona con il Vinavil e questo finora ha prevalso su tutto". Parole e musica di Matteo Renzi, ospite di Lucia Annunziata in a "Mezz'ora in Più" in onda su Raitre. La disamina dell'ex premier sull'attuale esecutivo gialloverde, è di quelle spietate. Se è vero che il governo Conte ha superato, almeno momentaneamente anche lo scoglio Tav, "fino alle europee ormai arriva in carrozza, poi subito dopo gli arriva il fogliettino della Ragioneria dello stato dei conti pubblici e allora dovranno tornare sulla terra della realtà di cosa vuol dire governare" è il giudizio, severissimo, dell'ex presidente del Consiglio. E "allora - è la sua profezia - questi non arriveranno nemmeno alla prossima legge di Bilancio", altro che "durare ancora tre anni..." attacca l'ex segretario dem. "A mio parere - rilancia il senatore - il premier Giuseppe Conte è a metà fra un don Abbondio e un Azzeccagarbugli". Ma il vero capo è Matteo Salvini" che "io non considero affatto un fascista e non è vero che io abbia mai detto che lui lo sia. Ma lo considero più un influencer che un leader politico. E siccome temo che l'economia italiana nei prossimi mesi andrà sempre peggio io prevedo che Salvini e il governo cadranno sulla politica economica e finanziaria non sanno fare". Infine una battuta sul neo segretario del Pd Nicola Zingaretti "che ha avuto una legittimazione forte della nostra base", ed a cui Renzi ribadisce "massima lealtà" assicurando che "rispetterò ogni scelta interna che lui vorrà fare nel Pd, senza contrastarla e, anzi, se richiesto, dando una mano". "Al contrario - sottolinea ancora una volta l'ex leader del Nazareno - di quanto successe a me e alle lotte fratricide che mi sono state fatte". "Io credo alla rinascita del centrosinistra" che l'alta partecipazione alle primarie ha riproposto a sorpresa" aggiunge. "Ma il tema - sottolinea - è su quali contenuti" e su questo "mi pare Zingaretti si stia muovendo bene". In ogni caso, conclude Renzi "io non sarò di ostacolo. Il passato è passato e le storie del passato per me sono chiuse. Certo volendo si possono riaprire e discuterne per ore. Ma la nostra gente ora ci chiede di parlare del presente e guardare al futuro".