Governiamo bene a livello locale, ma se mi dà del coglione perché sto al Governo, io non sono permaloso però ritengo che in questi nove mesi per gli italiani abbiamo fatto tanto e andremo avanti anche per i prossimi anni". Questa la dura replica di Matteo Salvini a Silvio Berlusconi che aveva definito "coglioni" quanti hanno fiducia nel governo gialloverde. "A livello nazionale – ha proseguito il leader della Lega - la mia parola e il mio impegno verso gli alleati e gli italiani valgono più di qualsiasi sondaggio o insulto".
Insulti che Salvini ha dovuto subire nel corso della sua visita in Basilicata, per promuovere il centrodestra nelle prossime regionali: "Pensate che vita vuota, questi, c'erano sabato, stamattina (ieri, ndr) erano a Melfi, ora arrivano qui. Ragazzi se volete seguirmi, stasera vado al derby di San Siro... Il bello della democrazia è che la piazza è aperta a tutti".
Il ministro dell’Interno è stato contestato anche a Lavello da un gruppo di giovani, che hanno fischiato e gridato e "Buffone, buffone, buffone!". Altri hanno cercato di aiutare il ministro dell'Interno: "Bravo Salvini, viva la Lega!". Salvini ha così replicato: "Posso scommetterci che dopo buffone diranno fascista, razzista... Siete monotoni. Ragazzi, anche a voi consiglio per la vostra salute psicofisica qualche uovo sbattuto in più e qualche canna in meno, e state meglio... se poi volete un po’ di rum... anzi no, perché vi fa male".
La contestazione è proseguita: "Fascista, fascista!". E ancora: "Vergogna!". Salvini ha replicato "Vergogna lo avete già detto... anche fascista e nazista, vi manca razzista. Dai, un po' di fantasia... Un bacione e pane e Nutella anche a voi amici comunisti". Il vicepremier è anche ritornato sulla sua risposta - "sono orgogliosamente italiano" - data ai contestatori e ha scritto su Facebook che "nell'anniversario dell'Unità d'Italia ho risposto così a chi non accetta la fine della mangiatoia. A sinistra vorrebbero i porti aperti, io da ministro cerco di onorare la patria difendendo i confini e la sicurezza dei cittadini. E non mollo". Il ministro dell’Interno è poi intervenuto sul voto dell'Aula del Senato, previsto per mercoledì 20 marzo, sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti per la vicenda della nave Diciotti: "Se devo essere processato per difendere i confini e la sicurezza di questo paese ne sono orgoglioso, perché in Italia si entra con il permesso". I senatori, dalle 13, saranno chiamati a pronunciarsi sulla proposta della Giunta delle immunità di Palazzo Madama, che ha chiesto all'Aula di non concedere alla procura di Catania l'autorizzazione a procedere a processo nei confronti del vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. Un caso nato lo scorso agosto, che ha dato il via a un duro scontro politico, dopo la richiesta dei magistrati etnei di procedere nei confronti del ministro dell'Interno per sequestro di persona, in relazione alla vicenda Diciotti, la nave della guardia costiera italiana bloccata per cinque giorni di fronte al porto di Catania, con 177 migranti a bordo. Da una parte la Lega che fa scudo al suo leader, con Forza Italia e Fratelli d'Italia in appoggio 'esterno', condividendo la scelta della linea dura di Salvini sui porti; dall'altra invece il Pd e la sinistra, che chiedono di concedere il via libera ai giudici e alcuni ex Cinque Stelle, che hanno già detto no al decreto sicurezza di Salvini. I Cinque Stelle sono chiamati a difendere Salvini, spalleggiato dal premier Giuseppe Conte, oltre che dai ministri Di Maio e Toninelli, che hanno presentato apposite memorie per condividere con il titolare dell'Interno la responsabilità del blocco della nave con a bordo i migranti.