EasyJet esce dalla partita Alitalia. Ad annunciarlo la compagnia low cost britannica in una nota. "A seguito delle conversazioni con Ferrovie dello Stato Italiane e Delta Air Lines per la creazione di un consorzio che valutasse le opzioni per le future operazioni di Alitalia, easyJet ha deciso di ritirarsi dal processo", riferisce l’aviolinea.

"EasyJet conferma il suo impegno per l’Italia quale mercato chiave della compagnia, dove attualmente trasporta 18,5 milioni di passeggeri ogni anno, impiegando 1.400 piloti e assistenti di volo con contratti di lavoro italiani. Continueremo a investire nelle tre basi di Milano, Napoli e Venezia - prosegue la compagnia - come abbiamo fatto negli ultimi anni, aggiungendo rotte e capacità".

DELTA

Intanto Delta conferma "che continua a esplorare le vie per lavorare le vie per lavorare con le Ferrovie dello Stato e mantenere la nostra partnership con Alitalia nel futuro", fa sapere l'aviolinea statunitense. "Le discussioni sono in corso e Alitalia è un partner di Delta da lungo tempo". Nessuna indicazione, invece, da parte di Delta dell'impegno finanziario che intende destinare ad Alitalia.

Secondo fonti interpellate vicine alla trattativa, gli incontri che si sono svolti ad Atlanta la scorsa settimana tra l'ad di Fs, Gianfranco Battisti, e il ceo di Delta, Ed Bastian, sono stati proficui. Il colosso Usa avrebbe assicurato la sua partecipazione con una quota del 10%. Ma i negoziati vanno avanti e si tratta ora di sondare ulteriori disponibilità e margini per un intervento più ampio. Le stesse fonti assicurano del forte impegno manifestato da Bastian ad andare avanti nella partita Alitalia. Da parte di Fs, la partecipazione rimarrebbe, al momento, confermata fino al 30%.

SCIOPERO PILOTI

"A seguito dell'uscita di scena di easyJet e di un significativo ridimensionamento dell'impegno di Delta (se ci sarà), l'Associazione Nazionale Piloti esprime forte preoccupazione per il destino di Alitalia e dei suoi dipendenti". Lo dichiara il presidente di Anp, Marco Veneziani. "Dopo mesi e mesi di trattative, non c'è ancora nulla di concreto; per questo, l'Anp si vede costretta a confermare 72 ore di sciopero di cui le prime 4 verranno effettuate in 25 marzo 2019 dalle ore 10:00 alle 14:00". " Il ministro Di Maio - continua Veneziani - prenda in mano il dossier Alitalia e risolva definitivamente questo problema per il Paese e per i 12.000 lavoratori della compagnia".