Il deputato federale Rubens Bueno del PPSPR, è stato rieletto presidente del Grupo Parlamentar Brasil-Italia, organismo che la missione di stringere i legami tra i due Paesi e agire in quelle che sono questioni di mutuo interesse. I parlamentari, dopo aver confermato la presidenza, si riuniranno alla conclusione del carnevale, per delineare il 'Plano de Açao' che guiderà le riunioni, i dibattiti e le deliberazioni del gruppo durante l'anno, tema che peraltro sarà discusso anche con Antonio Bernardini, ambasciatore d'Italia in Brasile.

La direzione del gruppo parlamentare, che oggi è formato da 40 deputati, è composta, oltre a Rubens Bueno, anche dai vice presidenti Carlos Zarattini (PTSP), Vinicius Carvalho (PRB-SB) e Evandro Roman (PSD-PR), oltre ala segretaria Flavia Arruda (PR-DF) e al tesoriere Laercio Oliveira (PP-SE). Tra i vari argomenti all'ordine del giorno che il Grupo vuole affrontare c'è in primo luogo l'esame della situazione dei brasiliani che vivono in Italia e degli italiani in Brasile.

Attualmente sono circa 73.000 i brasiliani residenti nel nostro Paese e uno dei punti più importanti sul quale i deputati vogliono porre la loro attenzione sono le pressioni per aumentare la restrizione della entrata, legale, dei cittadini brasiliani. "Si tratta di un argomento - ha sottolineato Rubens Bueno - che farà parte del nostro Plano de Açao. L'Italia ha un grande interesse nell'alzare il livello delle relazioni e le opportunità sono presenti in tutte le aree. In questo senso vogliamo anche essere d'appoggio per quei brasiliani che cercano la cittadinanza italiana".

Una azione che è totalmente condivisa all'interno del Grupo Parlamentar Brasil-Italia. "È fondamentale - ha aggiunto Carlos Zarattini - che il nostro organismo mantenga un dialogo stretto e permanente con il Parlamento italiano per evitare che le leggi vengano cambiate, cosa che creerebbe enormi difficoltà per quei brasiliani discendenti di italiani". La legislazione legata alla immigrazione è seguita attentamente dai parlamentari brasiliani. "Ma vedo questa situazione con grande preoccupazione - il parere di Flavia Arruda - e manterremo un dialogo costante con le autorità italiane".