Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato questa mattina al sacrario delle Fosse Ardeatine per la celebrazione annuale dell'eccidio del 24 marzo del 1944 quando 335 italiani, in gran parte civili (ma tra loro c'erano anche prigionieri politici, ebrei e detenuti comuni), furono trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia all'attacco partigiano di via Rasella.

ANCHE IL PREMIER CONTE AL SACRARIO
Ad attenderlo il premier Giuseppe Conte, il presidente della Camera Roberto Fico, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, il presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, il presidente della Regione Lazio (e segretario del Pd) Nicola Zingaretti e la sindaca di Roma Virginia Raggi.

L'ASSENZA DI ROSETTA STAME
Per la prima volta dopo tanti anni alla cerimonia non sarà presente Rosetta Stame, morta lo scorso 27 febbraio. Suo padre, Nicola Ugo Stame, oltre ad essere stato un antifascista, un tenore lirico, un artista e un partigiano, fu tra le vittime dell'eccidio del 24 marzo 1944. La Stame, lo ricordiamo, è stata presidente dell'Associazione nazionale tra le famiglie italiane dei Martiri caduti per la Libertà della Patria (Anfim).

UNA CORONA D'ALLORO PER I DEFUNTI
Accompagnato dalla ministra Trenta, dal capo di stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli; e da Sebastiano Di Lascio, in rappresentanza dell'Associazione nazionale delle famiglie italiane dei martiri per la patria; il Capo dello Stato ha deposto una corona d'alloro di fronte alla lapide che ricorda i 335 martiri.