Dopo Confindustria che ha bocciato l’economia del governo gialloverde, ieri anche Standard & Poor's ha confermato che l’Italia non gode di buona salute. Anzi, si è confermata fanalino di coda in Europa per la crescita.

Nel dettaglio, l’agenzia di rating ha tagliato le stima sul Pil dell'Italia al +0,1% nel 2019, dal +0,7% previsto nello scorso dicembre. Per gli economisti di S&P "è stato particolarmente colpito il settore della manifattura europea nella seconda metà del 2018, trascinato dalla debolezza dalle performance negative delle economie di Germania e Italia". Per il 2020, Standard & Poor's stima per il Belpaese una crescita del Pil del +0,6% dal +0,9% calcolato a dicembre.

"I dati usciti e relativi all'economia italiana sono veramente drammatici e preoccupanti. La previsione di crescita è zero: crollano export e produzione industriale e crolla la fiducia dei consumatori e degli imprenditori - ha detto il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti -. Chiediamo un incontro al governo per mettere a disposizione le nostre idee e per salvare l'Italia".