Chiaro è che la Chiesa non è mai stata particolarmente simpatizzante per la politica del governo gialloverde, soprattutto per quel che riguarda il pensiero della Lega. Sul tema dei migranti, il Carroccio è sempre stato chiaro: è un fenomeno che va fermato. E difatti il leader di via Bellerio, Matteo Salvini, da questo punto di vista si è preso critiche non solo da parte del Papa, ma anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ieri, però, a scendere in campo c’ha pensato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. "Sono diminuiti gli sbarchi in Italia, ma aumentano i morti in mare in modo esponenziale. Chi se ne prende la responsabilità?" Perché "il morto in mare offende il genere umano". La ricetta, per Bassetti, è una soltanto: "L'accoglienza dei migranti è una sfida per l'Europa e per l'Italia, sfida che va affrontata nei territori, nelle comunità locali attraverso percorsi di integrazione e inclusione sociale. Non basta accoglierli, non basta dargli un pezzo di pane: le persone vanno integrate".

Il cardinale ha espresso il suo pensiero pure su chi vuole opporre i muri a chi scappa dal proprio Paese, utilizzando anche una metafora. Per lui l’emigrazione è un "fenomeno che non troverà soluzione nella costruzione di barriere e diffusione della paura dell'altro" perchè il "consolidamento della pace passa attraverso la giustizia sociale e coloro che costruiscono muri finiranno prigionieri dei muri che hanno costruito". Sull'invito del papa a erigere ponti per i porti, Bassetti ha fornito i numeri su cui l'Europa dovrebbe concentrarsi: "Nel 2017 ogni 1000 sbarchi 26 morti. Nel 2018 ogni 100 sbarchi 35 morti; nel 2019, 100 morti ogni 1000 sbarchi". Dati allarmanti e significativi in cui "il mare della Bibbia e del Vangelo diventa la tomba dei nostri fratelli e sorelle"; in cui un ritorno ai lidi da cui si è partiti "può essere una condanna a morte". "Questo mi turba. E dico che questi problemi devono essere risolti".

Nel mirino dei cardinali italiani, anche il Decreto sicurezza, uno dei punti cardini della Lega: "Va integrato", ha spiegato Bassetti. In quest'ottica, "noi abbiamo un grande compito: sopperire, là dove le istituzioni non abbiano fatto tutto ciò che è necessario". "Noi Cei ci siamo impegnati a colmare lacune in modo che non manchi niente per l'integrazione" dei migranti. "Mi fa paura la rigidità dell'Italia nell'affrontare certi problemi", legati alle problematiche di accoglienza "perché l'altro è un altro te stesso".

La risposta di Matteo Salvini non si è fatta attendere: "Spero che nessuno abbia nostalgia dei 600.000 sbarchi degli ultimi anni, dei miliardi sprecati, dei troppi reati, delle migliaia di morti del passato. Oggi in Italia si arriva col permesso, i porti sono chiusi per scafisti e delinquenti".

Ma intanto si profila un nuovo braccio di ferro sul tema dei migranti tra l’Italia e l’Europa. La nave "Alan Kurdi" dell'ong tedesca Sea Eye con a bordo 64 migranti soccorsi mercoledì al largo della Libia si sta dirigendo verso Lampedusa per approdare in un porto sicuro. Salvini ha ribadito il no all’ingresso in Italia: "Altre vite messe a rischio da una Ong straniera, partita da acque libiche in direzione Italia: il nostro governo ha scritto al governo tedesco perché si faccia carico del problema e dal Viminale abbiamo diffidato la nave dall'entrare nelle acque italiane".