"Ognuno di noi può fare molto per combattere lo spreco alimentare". "Che sia un punto di partenza questo anche per l’Italia". Con queste parole la Ceo Mette Lykke a guida del gruppo Too Good To Go ha lanciato in Italia l’app più famosa d’Europa. «Il nostro obiettivo è creare la più grande rete anti spreco in Italia: ad oggi sono state oltre 11 milioni le Magic Box acquistate in Europa, il che ha permesso a livello ambientale di evitare l’emissione di 23 milioni di tonnellate di CO2», spiega Eugenio Sapora, Country Manager di Too Good To Go per l’Italia.

«Punto di partenza è Milano, dove hanno già aderito numerosi ristoratori, bar e pasticcerie». Tra i primi iscritti, ci sono Eataly, Carrefour e i ristoranti biologici EXKi. Ogni anno circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura. Secondo la Fao, un terzo del cibo prodotto viene buttato prima di poter arrivare a tavola. Uno spreco enorme, che ha ripercussioni anche sull’ambiente. Per combattere il fenomeno, un imprenditore danese, Klaus Pedersen, ha creato nel 2015 un’app che permette a ristoranti, bar, hotel e supermercati di vendere online i prodotti invenduti, a prezzi più bassi.

Si chiama Too Good To Go ("troppo buono per essere buttato"). E in meno di quattro anni ha raggiunto oltre 8 milioni di utenti, in 9 Paesi d’Europa. Molto diffuso soprattutto in Nord Europa e molto popolare tra gli italiani di Bruxelles. Funziona in maniera semplice e diretta. Ristoratori e commercianti creano delle Magic Box, con una selezione di prodotti freschi e piatti pronti rimasti invenduti, le mettono in vendita sull’app; il consumatore interessato cerca i locali iscritti a Too Good To Go nella propria zona, ordina e paga tramite smartphone, e va a ritirare la sua selezione a sorpresa in una fascia oraria concordata.

I prezzi? Tra 2 e 6 euro. Dal 2015 ad oggi, la startup ha raccolto circa 6 milioni di euro di finanziamenti. A guidare il team di oltre 200 "waste warriors" è la Ceo Mette Lykke, un passato da consulente in McKinsey e una startup di successo alle spalle. «Too Good To Go è nato dalla semplice intenzione di risolvere il problema quotidiano dello spreco di cibo, che ha delle ripercussioni importanti dal punto di vista sociale, economico e ambientale. In Europa e’utilizzata ed ha riscosso un successo grandissimo. Vedremo in Italia.