L’uomo che piace tradisce sempre e che tradisce ce l’ha scritto in faccia: lo sanno bene le donne, ora è la scienza a confermarlo. La ricerca sulla riconoscibilità fisica dei tradimenti condotta da due università, quella di Edimburgo e quella della Western Australia, ha prodotto la più vasta letteratura scientifica in materia per verificare se, solo osservando una persona, è possibile intuire la sua propensione all’infedeltà.

Gli autori della ricerca – pubblicata sulla prestigiosa rivista Open Science della Royal Society – hanno il buon gusto di suggerire di non abbandonarsi a giudizi affrettati al primo sguardo, ma tant’è, i risultati parlano chiaro: l’uomo dai tratti marcatamente “virili”, vale a dire mascella squadrata, mento prominente, labbra strette e sopracciglia folte, porta sul volto i segni della fortuna di piacere alle donne e il marchio di infedeltà. Le donne lo riconoscono al primo sguardo: e infatti nei test, dove si mostravano le foto di centinaia di uomini, quelli indicati come potenziali infedeli alla fine riconoscono che è vero, sono un donnaiolo e tradisco la mia partner.

A prescindere dagli accenti lombrosiani, è curioso e significativo che le donne marcatamente “femminili” (lasciamo al lettore stabilire quali siano gli attributi che le definiscono tali) invece non dirigono indiscriminatamente il loro interesse verso gli uomini, sono fedeli come le altre. E, soprattutto, sul loro volto non compaiono indizi sospetti sulla loro fedeltà. Ma è ancora poco per decantarne la presunta inossidabile virtù: alle donne, spiega la dottoressa Kristen Knowles dell’Università di Edimburgo, non piace confessare le proprie infedeltà (a differenza degli uomini che magari se le inventano). C’è un’altra ragione, infine: come diavolo si fa a rintracciare i segni dell’infedeltà sommersi da strati di fondotinta, dissimulati sotto la patina ingannatrice di astuti maquillage?