"Brown shoes don’t make it" - più o meno "le scarpe marroni non vanno bene" - è il titolo di una canzone una volta famosa del cantante e musicista americano Frank Zappa. La canzone è lunga, oltre sette minuti, e parla dell’universo mondo: ma il titolo incapsula la convinzione anglosassone che gli uomini che "comandano" - che contano - non potrebbero che portare le scarpe nere con l'abito da ufficio.

Il riferimento all’epoca era al "colpo" di un bravo giornalista della rivista Time che aveva intuito, vedendo l’allora Presidente Lyndon Johnson apparire in un completo con le scarpe marroni ai piedi, che l’agenda della giornata presidenziale fornita dalla Casa Bianca fosse una patacca e che stesse per succedere qualcosa d'insolito.

Infatti, Johnson partì in giornata per un viaggio "segreto" nel Vietnam, dove allora infuriava la guerra. Il mondo cambia, ma in molte cose non più di tanto. Fa tuttora un certo effetto agli alti dirigenti d’azienda, banchieri e politici americani e inglesi quando incontrano l'omologo italiano o tedesco che porta invece le scarpe marroni o, peggio, scamosciate. È come se portassero le stimmate dell’impiegatuccio ai piedi…

Non è un fatto di moda, la moda va dove vuole. Qui si tratta di potere, o almeno della sua apparenza. L’usanza, codificata in Inghilterra con l’espressione "No brown in town" - le scarpe brown vanno invece benissimo in campagna - è stata regolarmente messa in ridicolo da almeno un secolo senza cambiare di una virgola.

Il "senior partner" di un grande studio legale londinese è stato recentemente messo alla berlina dai media del suo Paese per avere ricordato l'obbligo a un gruppo di giovani aspiranti legali: allo scopo, è stato spiegato, di informarli sulle "regole tacite" sconosciute a quelli dal background "non-tradizionale", un modo delicato per dire "non nati bene". L’opinione universale dei giornali è stata che sia il codice d’abbigliamento che deve cambiare - non i gusti calzaturieri delle giovani leve… Bene, alcuni di quei giovani diventeranno partner a loro volta un giorno. Di che colore saranno le loro scarpe?

James Hansen