Quest'anno la fantasia ha superato l'immaginazione al Met Gala, il party di beneficenza che anima ogni anno il Metropolitan Museum di New York. Tema della serata lo stile Camp, che inaugura la mostra-evento del Costume Institute 'Camp: Notes on Fashion', ispirata al saggio di Susan Sontag e in calendario fino all'8 settembre. Un elogio di tutto quello che è stravagante, teatrale, esagerato. Un po' snob, un po' artificioso, insomma.

Spiccatamente incongruo. Decisamente sopra le righe. Come i look sfoggiati dagli invitati. Qualche esempio su tutti? Sicuramente Lady Gaga, regina incontrastata della serata. La cantante ha fatto il suo ingresso sfilando sul tappeto rosa avvolta in una cappa-mantello fucsia con tanto di strascico chilometrico. Una mise da matrioska che ne nascondeva in realtà altre tre: un abito nero accompagnato da ombrello en pendant, un abito fucsia attillato stile Madonna in Material Girl e poi il look finale: calze a rete, zeppe esagerate e lingerie. Un outfit in linea con il tema camp compreso il carrellino con le rotelle dorate.

A fare gli onori di casa, la direttrice di Vogue Anna Wintour, di piume rosa vestita. All'insegna del trasformismo anche Katy Perry con un lampadario di cristalli firmato Moschino come vestito. Quanto a esagerazione non sono stati da meno Celine Dion con copricapo XL in piume, Jared Leto in Gucci dalla testa (la sua, riprodotta e portata in mano) ai piedi. Sorprendente anche Billy Porter versione faraone egiziano che ha fatto il suo ingresso su una lettiga sorretta da modelli a torso nudo. Poco chic molto choc.