Dispiace davvero tanto che due agenzie di stampa per gli italiani all’estero come Inform e Aise abbiano pubblicato integralmente una velina identica dentro la quale non è stata descritta la realtà dei fatti. In pratica, leggendo due take (identici in tutto e per tutto), è stato comunicato che alla festa del 2 giugno tenutasi all’Hotel del Prado di Montevideo, alla presenza di 350 persone, hanno fatto capolino anche esponenti del governo e che in pratica è stato tutto perfetto. Ne è venuta fuori un’informazione assolutamente fuorviante.

La verità dei fatti, spiace dirlo, non è questa. Noi c’eravamo, eravamo presenti sul posto con il collega Stefano Casini, (che ha voluto inviare una lettera di precisazione e che è pubblicata all'interno del giornale) e possiamo dire che la realtà parla di assenze da parte di istituzioni governative legate all’Italia. Cosa che succede già da qualche anno, da quando l’ambasciatore Gianni Piccato ha deciso di onorare la Festa della Repubblica in ogni posto possibile, tranne nel luogo meglio deputato: l’ambasciata stessa. Ripetiamo, dispiace che Inform e Aise (e dunque facciamo riferimento a dei colleghi) pubblichino notizie senza avere giornalisti in loco, dunque affidandosi solamente a chi ha ovviamente interesse a far credere che "l’evento" è filato liscio nel migliore dei modi: l’ambasciata appunto.

Noi non siamo dei bugiardi, facciamo il nostro lavoro raccontando quello che vediamo e sentiamo, senza pubblicare veline o comunicati stampa dai toni trionfalistici. Ci mancherebbe. C’eravamo, dunque, e quello che abbiamo visto e sentito poco aveva a che fare con la Festa della Repubblica Italiana, praticamente quasi ignorata. Ignorati temi importanti cui la comunità tiene, come per esempio lo sviluppo sulla costruzione di un nuovo ufficio consolare che ha portato anche a un’interrogazione parlamentare. Care Inform e Aise, noi non raccontiamo bugie. Ma la verità. Stando nei posti. E facendo domande. Sempre.

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