Questione di volontà e convinzione. Di crederci e battersi per la riuscita di un progetto. Tipo questo, sposato, preso a cuore, portato avanti sul serio dal presidente di Publiacqua, Lorenzo Perra.

Tredicimila borracce nelle scuole elementari, la clamorosa e non prevista, almeno nelle dimensioni, della rivoluzione proposta dalla classe anti plastica. Aiutati dalla loro maestra, i bambini della scuola primaria Guglielmo Marconi hanno scritto una lettera al sindaco Nardella con la richiesta di abolire la plastica dalle scuole di Firenze. Il giornale La Repubblica ha funzionato da efficace tramite. Sarà il presidente di Publiacqua a distribuire le borracce "green" ai ragazzini. A Firenze si è verificata una svolta. Davvero impensabile fino a qualche tempo fa. Il desiderio dei bambini sarà realizzato stavolta prima di quanto si potesse credere e fosse auspicabile.

Il piano c’è già, assicurano in coro il sindaco Dario Nardella e l’assessora Funaro. In fase avanzata il progetto, in elaborazione già prima che arrivasse la lettera dei bambini della primaria Marconi. "Quello ambientale è un tema enorme. Una priorità la lotta alla plastica. S’incrocia con il nostro grande progetto sull’acqua del rubinetto, che vogliamo rilanciare", il presidente Pera è prodigo di annunci. Publitalia ha i preventivi già sul tavolo. Li sta valutando. "Regaleremo 13mila borracce in alluminio ai bambini delle prime elementari di Firenze e di tutti i quarantacinque comuni serviti da Publiacqua".

Trecentosette le prime classi prese in considerazione, il progetto partirà a settembre con borracce customizzate. Sopra ci sarà il logo di Publiacqua e il nome della scuola. "Come in America e in Gran Bretagna". Il primo passo nell’immensità del plastic free è compiuto. In pari tempo, l’annuncio di voler bandire la plastica dagli eventi e dagli uffici comunali. Presto arriveranno controlli aggiuntivi alle reti di ogni singolo istituto per garantire che l’acqua sia della massima qualità. Sembra fantascienza solo parlarne. Già assessore al bilancio della giunta Nardella, Lorenzo Perra è da due mesi alla guida di Publiacqua.

Pieno di idee, compagne dei nomi inglesi che ha sempre amato. "Tap water e smart meter", nello specifico sperimentazioni destinate ad estendersi in ogni appartamento della città. Finalizzate alla corretta lettura dei consumi e al controllo delle perdite. Sembra un brano di fantascienza anche questo. Consumi e perdite saranno soggetti a controlli in tempo reale su 390mila utenze. Poi la gestione in rete dei cantieri e il raddoppio delle fontanine da novantotto a duecento. L’idea del piano "borracce pop", le tredicimila a beneficio dei bambini delle primarie, no plastic, mai più plastica, richiede un investimento stimabile tra i 40 e i 50mila euro. L’inizio di una nuova era. Il progetto per le scuole da estendere poi alle aziende.

Fendi, General Electric, Gucci, Cgil, gli enti e le amministrazioni pubbliche. Al grido "le borracce di alluminio ovunque". Il sogno dichiarato, ora non più nascosto: fare in modo che anche nei ristoranti si usi l’acqua del rubinetto. "Publiacqua, di suo, potrebbe regalare nuove bottiglie di design". La sostenibilità a braccetto col marketing. Il settore dove Publiacqua vuole migliorare. Le tredicimila bottigliette anti plastica da usare come volano commerciale. "Spendiamo 450mila euro l’anno di sponsorizzazioni, ma è proprio questo il momento di fare il salto di qualità". Interessati e contattati artisti che intrattengono rapporti col Pecci Prato, Palazzo Strozzi, il Museo del Novecento: a loro il compito di personalizzare le borracce. Un gran bel programma e un formidabile mezzo pubblicitario. Publiacqua può e vuole.

"Siamo una società con 570 dipendenti diretti e 260 milioni di fatturato. Spendiamo 83 milioni di euro l’anno per depurazione. La media dei nostri investimenti è di 63 euro ad abitante. Il doppio della media nazionale. In alcune zone, negli anni scorsi, avevamo l’acqua razionata. C’è stato uno scatto enorme, reso possibile da investimenti parimenti enormi". In Toscana la bolletta resta però tra le più alte d’Italia. Le borracce e questo ritorno al pubblico (compreso le quote per l’acquisizione di Acea, valore 140 milioni di euro) quanto incideranno sulle tasche intanto dei toscani? Domanda lecita, attesa la risposta. Publiacqua è impegnata attualmente con i conti. Sapremo, sapremo.

di FRANCO ESPOSITO