Vizi capitali, Conte, Salvini e Di Maio ne mettono insieme e ne praticano (almeno) sette. Il primo è la… moria delle vacche. Ecco il cuore, l’argomento, l’archetipo, la natura stessa della lettera di Conte alla Ue: c’è stata la moria delle vacche. Sì, proprio lo stesso argomento di Totò e Peppino nella lettera alla malafemmina Ue (che poi malafemmina non è, tutt’altro). C’è stata la moria delle vacche, punto, punto e virgola, due punti! C’è stata la moria delle vacche (il Pil italiano è zero ma non dipende da noi). E veniamo con questa nostra a dirvi che l’Italia è uno studente che studia perché si deve prendere una laura…

Il primo vizio capitale è l’astuzia, astuzia vuota. La convinzione, la certezza, la auto nomina a più furbi degli altri. L’orgoglio del proclamarsi non fessi basato sull’idea che tutti gli altri siano fessi. Secondo vizio capitale: il meno tasse che si autofinanzia generando reddito e quindi gettito. È semplicemente…mai accaduto. Non in Italia, mai accaduto ovunque. Difficile dunque dire la patologia dietro questo vizio capitale: cecità, ignoranza, contraffazione, spaccio di teorie economiche psicotrope? Terzo vizio capitale: l’occultamento. Meno tasse funziona eccome se accompagnato in maniera indissolubile con il meno spesa pubblica. Questa è la coppia che genera impresa e lavoro e produzione e produttività. Ma Conte, Di Maio, Salvini la spesa pubblica la aumentano (d’altra parte abbassare la spesa pubblica è considerato da decenni bestemmia da parte di tutto l’arco politico, meno spesa pubblica è tabù elettorale che nessuno neanche sfiora).

Quarto vizio capitale: l’incoscienza. Meno tasse realizzare a debito è solo e soltanto far pagare il conto a chi verrà dopo illudendo chi c’è adesso che non ci sia nulla da pagare. Questa è incoscienza pura, resta da vedere se deliberata, consapevole o soltanto per così dire istintiva. Quinto vizio capitale: la bugia che ti auto assolve. Esempio primo il Salvini del "basta dare sangue all’Europa". La narrazione e la politica di governo secondo le quali i guai economici e sociali dipendono dalle regole Ue, senza le quali… Bugia, falso, smentito dai fatti: i guai italiani ce l’ha solo l’Italia, Portogallo, Spagna, Irlanda avevano guai come e peggio dei nostri e dentro le regole europee hanno rimesso in moto l’economia. Non sono le regole europee a stabilire che il valore di un’ora di lavoro sia in termine di produttività in Italia fortemente inferiore a quello di altri paesi. Bassa produttività, bassa capitalizzazione, infrastrutture all’osso, Pubblica Amministrazione e Giustizia l’una ostacolo l’altra zavorra non ce li impone la Ue. Come non ci impone uno dei tassi più alti di evasione fiscale e lavoro nero. Come non ci impone una bassa percentuale di Pil indotta da economia digitale…

Sesto vizio capitale: il depistaggio. Ogni giorno si dicono e chiamano alla lotta contro l’austerità. L’austerità da anni non c’è più. Non nelle azioni della Bce (sono il contrario della austerità). Non nelle azioni della Commissione Ue. L’austerità di bilancio ha fatto i suoi lavori e i suoi danni ma è roba di ieri, nessuno la pratica e neanche la predica più. Ma in Italia serve a depistare dal vero avversario e pericolo e cioè la nostra sopravvenuta capacità di produrre ricchezza. Settimo vizio capitale: il Peron che è dentro di loro. M5S muove a chiudere Ilva, M5S celebra il prezzo politico delle tariffe, M5S sta per proclamare salario minimo, M5S ripensa a scala mobile…Una grande cultura anti industriale, un profondo umore anti impresa avanza.

Nota a margine, ma non tanto a margine: il meno tasse di Conte, Salvini e Di Maio è viziato da falsità e trucchi di scena, ma il meno tasse serve. Meno tasse però sul lavoro e sull’impresa sono quelle che servono. Non condoni e sconti per categorie e flat dentro cui nascondere la propria evasione/elusione (primo esempio in campo la flat per partite Iva). Servono meno tasse su salari e stipendi e su redditi di impresa (magari compensati da più tasse su patrimonio o meglio da meno spesa pubblica). In Italia invece abbiamo contrapposto al partito dei sette vizi capitali il partito del tassa e spendi. Per la serie i guai non vengono mai da soli.

LUCIO FERO