Primi di ottobre del 1985. Eravamo tutti a pochi chilometri da Piombino. Una ventina di inviati "a caccia" dello squalo bianco avvistato dai pescatori in quel tratto di mare. Una storia da prima pagina considerando la penuria di grandi avvenimenti. Noi del "circo" mediatico (sempre gli stessi, Corriere della Sera, Stampa, Repubblica, Il Giornale, il Messaggero, Il Resto del Carlino, Il Giorno, il Mattino…) avevamo cooptato quel giovane e simpatico collega sempre sorridente, dalla scrittura limpida e romanziera: David Sassoli. E lo avevamo coinvolto ormai non solo negli speech mattutini (quando decidevamo come muoverci, chi intervistare, quale filone da seguire ) ma in tutti i nostri giri, con "meeting finale" per stabilire cosa scrivere cercando di far "bucare" le agenzie e i quotidiani a noi non allineati...

David con l’eterna sigaretta tra le labbra, David fedele "compagnero" di viaggi e trasferte impossibili, David socialista, David affabulatore, gentile e caparbio, David politico… era ormai da sempre con noi. Osterie e locande comprese. Eravamo a tavola quella sera di ottobre in quell’osteria in riva al mare frequentata dai pescatori che giuravano di aver visto lo squalo bianco... "Ragazzi - ricordo come ieri l'intervento di Sassoli - non lo vedremo mai...figurati se capita a noi...Fortunato chi lo vedrá e riuscirá a fotografarlo.....".

Stavamo magnificando quel meraviglioso "caciucco" quando mi chiamarono al telefono. Era il giornale… "Che fai ancora lí, torna a Roma, ti abbiamo prenotato un posto per Tel Aviv. Hanno sequestrato la nave, l’Achille Lauro…". La voce e il "comando" erano del direttore, Pasquale Nonno. Tornai al tavolo dove il "circo"aveva messo le tende e detti la notizia a tutti i colleghi. Che non si allertarono peró... "Andranno altri, noi ci fermiamo qui…", risposero tutti. David invece si alzó ed accettó di accompagnarmi a Roma. "Ti faccio compagnia, poi torno domattina… Sono solo tre ore di viaggio….".

David, caro amico David…. quante volte insieme sul servizio del giorno, quante volte a cena, con Antonio Tajani, Franco Manzitti, Bruno Tucci, Andrea Pucci, Alberto Castagna, Gianni Morandi… Le nostre carriere col tempo si divisero: lui David a combattere per le idee con uno stemma politico appiccicato sul cognome, io ad assumere compiti di responsabilità editoriali… Eh già, sono in molti del vecchio "circo" ad avere assunto incarichi di grande responsabilitá fuori dalla carta stampata: Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento europeo, Giorgio Mulé portavoce di Forza Italia, Enzo Jacopino presidente Ordine giornalisti, Lucia Annunziata Presidente Rai, Franco Siddi segretario della Federazione Nazionale della Stampa e poi consigliere alla Rai, Arturo Diaconale, Pantaleone, Lullo Sergi, all’Universitá della Calabria

Avevo risentito pochi mesi fa, David. Gli avevo fatto i complimenti per la sua rielezione e per la brillante carriera politica ma devo confessarlo, non avrei mai immaginato che diventasse presidente del Parlamento Europeo..... Ieri sera l’ho chiamato:"Ciao presidente" gli ho detto al telefono… E lui di rimando…"Che fai, sfotti????" Auguri David, auguri di buon lavoro, quello "squalo bianco" che nessuno di noi ha mai visto a Piombino alla fine ti ha portato fortuna…

Mimmo Porpiglia