Torino perde il salone dell’Auto che passa a Milano, scatenando la rabbia del sindaco del capoluogo piemontese Chiara Appendino. “Sono furiosa per la decisione del comitato organizzatore del Salone dell’Auto di lasciare Torino dopo cinque edizioni di successo” ha sbottato la prima cittadina.

LA SINDACA ATTACCA I SUOI
La scelta di trasferirsi in Lombardia, secondo l'esponente del M5S “danneggia la nostra città”. Ma a tale decisione, ha tuonato ancora Appendino puntando il dito contro alcuni esponenti del suo stesso partito, "hanno anche contribuito alcune prese di posizione autolesioniste di alcuni consiglieri del Consiglio Comunale e dichiarazioni inqualificabili da parte del vicesindaco".

VENTILATE LE DIMISSIONI
"Senza sottrarmi alle mie responsabilità, mi riservo qualche giorno per le valutazioni politiche del caso” ha aggiunto la sindaca paventando uno scenario di crisi. Parole, le sue, che hanno inevitabilmente alimentato il già rovente dibattito politico sul “caso del giorno” a Torino.

RICCA (LEGA): "VIA CHI FA DANNI"
"Sono pronto sia come consigliere di opposizione in Comune sia come assessore regionale a offrire al sindaco Appendino tutto il supporto che sarà necessario per evitare che la città perda l’ennesimo importante evento in favore di Milano. Appendino, però, deve mettere fuori dalla sua squadra di governo il vicesindaco Montanari e tutti quei consiglieri di maggioranza che con le loro esternazioni hanno contribuito a questo disastro” è stato il commento dell’assessore regionale e capogruppo della Lega a Palazzo Civico, Fabrizio Ricca.

DI MAIO (M5S): "MA IO STO CON LEI"
"Oggi Chiara è giustamente molto arrabbiata per un’occasione di investimento che ha perso Torino, in cui ci sono anche responsabilità dei consiglieri M5S di maggioranza”, ha aggiunto il leader dei 5Stelle. Alcuni giornali dicono addirittura che voglia dimettersi da Sindaco. Qualsiasi decisione prenderà io starò sempre dalla sua parte. Dalla parte di chi, con il buon senso, ogni giorno passa il tempo a costruire una nuova Italia e non a demolire" ha postato, su Facebook, il leader del M5S Luigi Di Maio, blindando, di fatto, la sindaca.

FASSINO (PD): STANNO DEMOLENDO LA CITTA'
Duro il "j'accuse" dell'ex sindaco di Torino Piero Fassino. "No alle Olimpiadi, No alla Tav, No al Salone dell’auto, No alle grandi mostre, No alle trasformazioni urbane. E peraltro le periferie, usate ieri strumentalmente per raccogliere consenso, oggi sono abbandonate a se stesse. È la ‘decrescita felice‘ teorizzata dal vicesindaco e che sta mortificando Torino, riducendola ad una città piccola, provinciale e senza ambizioni. La sindaca Appendino ne tragga le conseguenze” ha commentato il deputato dem.