Dopo una maratona di oltre sei ore, il consiglio di amministrazione di Fs, con Mediobanca nel ruolo di advisor, ha scelto Atlantia come partner con il quale mettere a punto il piano industriale e la governance societaria, insieme ovviamente a Mef e Delta. Intorno a metà settembre, arriveranno le offerte vincolanti e saranno definite le quote della newco. Al momento la certezza è che la maggioranza sarà pubblica, come ha ripetuto diverse volte il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, con Fs che dovrebbe avere tra il 35 e il 37% e il Mef il 15%, frutto della conversione in capitale degli interessi maturati con il prestito ponte da 900 milioni.

Le quote dei partner privati, Atlantia e Delta, saranno fissate più avanti. Indicativamente la compagnia Usa dovrebbe avere tra il 15% e il 20% mentre la holding della famiglia Benetton circa il 30%. Escono dalla partita il gruppo Toto, il patron della compagnia sudamericana Avianca, German Efromovich e il presidente della Lazio, Claudio Lotito. La proposta di Atlantia è stata ritenuta la più solida dal punto di vista finanziario e industriale da Fs e Mediobanca. Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato italiane, "valutate le conferme di interesse pervenute, ha individuato Atlantia quale partner da affiancare a Delta Air Lines e al ministero dell'Economia e delle Finanze per l'operazione Alitalia".

Fs Italiane "inizierà a lavorare quanto prima con i partners individuati per condividere un Piano industriale e gli altri elementi dell'eventuale offerta", ha spiegato il gruppo. Soddisfazione è stata espressa da Di Maio secondo cui "oggi possiamo dire di avere posto le basi per il rilancio di Alitalia" per poi precisare che non ci sarà nessun passo indietro sulla revoca della concessione ad Autostrade. La questione del concessionario controllato da Atlantia si è intrecciata fin dal principio con il rilancio di Alitalia. Il M5s, infatti, dopo il crollo del Ponte Morandi lo scorso 14 agosto ha sempre visto con sfavore l'intervento del gruppo Benetton nella nuova compagnia.

Anche oggi Di Maio ha precisato che "erano arrivate altre offerte, ma hanno scelto Atlantia. Nessun pregiudizio, già lo avevo detto", ha quindi aggiunto, "anche perché lo Stato continuerà ad avere la maggioranza assoluta dell'azienda e quindi anche il controllo della newco. Era questo l'obiettivo che si era fissato il governo. Sia chiara una cosa però: niente e nessuno cancellerà i 43 morti del Ponte Morandi. Niente e nessuno cancellerà il dolore delle loro famiglie. Sulla revoca della concessione ad Autostrade non indietreggiamo di un solo centimetro!", ha concluso il vicepremier.