Ultimatum ai No Tav. A lanciarlo, il ministro dell'Interno Matteo Salvini in merito alla manifestazione di domani, sabato 27 luglio, in Val di Susa dove, nel primo pomeriggio, un corteo si snoderà da Venaus in direzione di Chiomonte, sede del cantiere dell'alta velocità, in segno di protesta contro la decisione del governo di proseguire con i lavori della Torino-Lione.

SALVINI: "NESSUNA VIOLENZA SARA' TOLLERATA"
Salvini è stato laconico. "Ognuno può esprimere liberamente il proprio pensiero, ma nessuna violenza sarà tollerata, né resterà impunita" ha scritto su Facebook il leader della Lega. "Attenzione massima per questo fine settimana, con il totale sostegno alle nostre forze dell’ordine” ha chiosato ancora il titolare del Viminale annunciando un massiccio spiegamento di agenti per garantire la sicurezza nell'area del cantiere.

SARANNO IMPEGNATI 500 AGENTI
Per la precisione: "saranno circa 500 gli agenti impegnati sul posto nel fine settimana" ha detto ancora Salvini affermando di  essere costantemente in contatto con la prefettura di Torino che nei giorni scorsi ha emesso un'ordinanza ampliando la "zona rossa" attorno al cantiere. Provvedimento, quest'ultimo, per la verità già violato dai manifestanti, che in occasione del "campeggio No Tav" della scorsa settimana hanno lanciato petardi e bombe carte contro il sito protetto.

I NO TAV: "SAREMO PACIFICI MA DETERMINATI"
"La nostra sarà una manifestazione pacifica e determinata. Non abbiamo mai detto di voler prendere il Palazzo d'Inverno o di fare chissà cosa: vogliamo arrivare al cantiere. E se non vogliono farci arrivare, cercheremo di andarci lo stesso" ha detto Guido Fissore, esponente storico del movimento No Tav della Val di Susa. "A Salvini vanno bene le manifestazioni non violente? E allora perché ci sono blocchi a 2 km dall'area? Dopo tutto il cantiere è già ben presidiato e protetto da uomini in armi" ha concluso.

SCATTA L'ALLERTA METEO SULLA MARCIA NO TAV
Nota di cronaca: sulla marcia No Tav in programma per domani pomeriggio è stata dichiarata l'allerta meteo. A rischio, in particolare, secondo un'ordinanza del Comune di Giaglione, è la strada comunale oltre la frazione San Giovanni che conduce alle vigne ed a Chiomonte, che nel caso di forti temporali diventerebbe "di estremo pericolo".

L'ORDINANZA DEL COMUNE DI GIAGLIONE
"Premesso che la strada comunale che oltre la frazione San Giovanni conduce nelle vigne e a Chiomonte presenta caratteristiche che non la rendono idonea alla circolazione di veicoli in sicurezza", è scritto nel testo dell'ordinanza e che "per tale motivo veniva istituito il divieto di transito a tutti i veicoli a motore ad eccezione dei proprietari agricoli", e ricordato che "il percorso è chiuso alla circolazione con ordinanza del prefetto di Torino ai fini di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica", il Comune ribadisce che "in seguito alle allerte meteo e vista la possibilità di forti temporali la situazione sull'itinerario in oggetto diventa di estremo pericolo". Per questo, conclude l'ordinanza "il Comune non potrà rispondere per danni a persone i cose verificatesi a seguito di inosservanze dei divieti".