Un carabiniere è stato assassinato, la scorsa notte, mentre era in servizio in borghese, nel quartiere Prati, a Roma. Mario Cerciello Rega, questo il suo nome, 35 anni, è stato colpito da un uomo, sembra un nordafricano (ma non è certo) bloccato per un controllo insieme a un complice anche lui, a quanto pare, straniero.

AVEVANO TENTATO IL "CAVALLO DI RITORNO"
I due malviventi sarebbero stati ritenuti responsabili di furto ed estorsione e avrebbero preteso 100 euro per la restituzione di un borsello rubato ad una donna a Trastevere. Insomma: avrebbero tentato il classico "cavallo di ritorno". La vittima però si è rivolta alle forze dell'ordine e all'appuntamento con la coppia di malviventi si sono presentati Rega ed alcuni suoi colleghi. Tutti in borghese.

COLPITO CON OTTO COLTELLATE
I militari hanno immediatamente bloccato i due sospetti ladri. Ed è stato in quel momento, a quanto pare, che uno dei criminali, vistosi evidentemente scoperto, avrebbe estratto il coltello avventandosi poi contro il vice brigadiere Cerciello colpendolo con 8 fendenti, di cui uno, quello fatale, al cuore.

IL RACCONTO DEL COLLEGA: "HO PROVATO A SALVARLO"
"Quando ho sentito Mario urlare ho lasciato uno dei due uomini fermati e ho provato a salvarlo, perdeva molto sangue", ha raccontato il collega che in quel momento si trovava con Rega. Resosi conto che il vice brigadiere era grave, il militare ha dato l'allarme alle altre pattuglie che si trovavano in zona. Trasportato d'urgenza in ospedale, il giovane carabiniere è poi deceduto poco dopo il ricovero.

SI ERA SPOSATO UN MESE FA
Rega, originario di Somma Vesuviana, si era sposato poco più di un mese fa ed era tornato dal viaggio di nozze lunedì scorso, per festeggiare nella Capitale il suo compleanno. Era un volontario per l'Ordine dei Cavalieri di Malta dove faceva il barelliere ed accompagnava i malati a Lourdes e a Loreto. "Tutti i martedì andava alla stazione Termini per dar da mangiare ai bisognosi" ha affermato il comandante della stazione di Piazza Farnese Sandro Ottaviani.

LUNEDI' I FUNERALI A SOMMA VESUVIANA
Lunedì 29 luglio alle 12 a Somma Vesuviana (Napoli), saranno celebrati i funerali del giovane vicebrigadiere. Le esequie muoveranno dalla chiesa di Santa Croce, in via Santa Maria del Pozzo.

FERMATI DUE AMERICANI
Nel frattempo, sul fronte delle indagini, si segnala che due cittadini americani sono stati fermati e portati al nucleo operativo dei carabinieri di via In Selci dove a breve saranno interrogati dai magistrati della Procura capitolino. Al momento, contro i due, non è stata formalizzata nessuna accusa. La Procura però procede per omicidio e furto. Gli inquirenti sospettano infatti che la coppia di americani, sorpresa dai carabinieri, questa mattina, presso l'hotel Meridien di via Federico Cesi, a pochi passi dal luogo del delitto, possa aver avuto un ruolo nel furto del borsello e poi nell'omicidio del vice brigadiere.

UN VICENDA COMPLESSA
Prima ancora dei due fermi, altre quattro persone sono state ascoltate in caserma. In ogni caso "la vicenda potrebbe anche essere più complessa di quello che si pensava all'inizio", è stato il commento filtrato da palazzo di giustizia. In sostanza, a nutrire non poche perplessità sono gli stessi inquirenti che vogliono capire come effettivamente si siano svolti i fatti, a cominciare dalla dinamica del furto. Le indagini, insomma, vanno avanti non solo per appurare la dinamica dell'omicidio ma anche per accertare le modalità e le finalità del furto della borsetta. L'interrogatorio dei due sospetti potrebbe risultare fondamentale anche su quest'ultimo punto.

 

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Nella sua nuda essenza anche la tragedia più grande è fatta di numeri: il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno. È morto stanotte a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i 2 autori di 1 furto pretendevano in cambio della restituzione di 1 borsello rubato. In gergo si chiama “cavallo di ritorno”. Ma quei numeri non sono freddi: sono il conto di un’esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l’infinito. Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110 mila Carabinieri. Il più vivo cordoglio ai Suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio. #Carabinieri

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