Le plastiche monouso bandite nell’Unione Europea dal 2021. Intanto, in Italia si attrezzano Comuni e Regioni. Si preparano all’entrata in vigore (leggi la prima applicazione) delle regole europee che puntano all’abbandono dell’usa e getta.

Livorno, per dirne una, bandisce le posate di plastica dai picnic di Ferragosto. Siamo quindi prossimi al primo Ferragosto ecologico. Mentre anche altre città italiane sono scese in campo nella guerra alla plastica. La normativa europea prevede che entro il 2015 le bottiglie di plastica contengano almeno il venticinque per cento di contenuto riciclato, per passare nel 2030 al definitivo trenta per cento. In Italia solo poco più del quaranta per cento della plastica viene attualmente riciclata. Siamo noi, proprio noi italiani, i detentori del record europeo di maggiori consumatori di bottiglie di plastica. Otto miliardi l’anno. Ma a Livorno come l’hanno presa i cittadini la decisione dell’amministrazione comunale di bandire le posate usate usa e getta dai picnic ferragostani? "Molto bene, sia i cittadini che i balneari", informa il sindaco neo eletto, Luca Salvetti. "Hanno capito che l’ordinanza plastic free è in difesa del nostro mare. Serve un impegno collettivo". La plastica è il rifiuto più presente sulle coste italiane. Di tutto di più è possibile trovare in mare: pezzi e frammenti di plastica o di polistirolo, tappi e coperchi di bevande, mozziconi, cotton fioc, bottiglie e contenitori per bevande, bicchieri, cannucce, posate, piatti. La normativa europea introduce anche limitazioni agli attrezzi da pesca, le reti in particolare, e l’obbligo dell’etichettatura informativa sull’impatto ambientale derivante dal gettare per strada le sigarette con filtri di plastica, di altri prodotti come bicchieri di plastica, salviette umidificate e tovaglioli sanitari.

Nel divieto andranno considerati inoltre bastoncini per palloncini, cotton fioc, palette per miscelare i cocktail, sacchetti di plastica oxo-degradabile, contenitori di politistirolo espanso per alimenti. Piatti, bicchieri, posate, cannucce di plastica: dal 15 agosto addio, non si può più. Almeno a Livorno, sulla scia delle disposizioni comunali e della legge regionale toscana, nell’ambito della campagna "spiagge pulite". Mai più plastica in alcuni punti della città, spiagge, stabilimenti balneari, scogliere, parchi, aree protette, e in tutte quelle manifestazioni commerciali, turistiche o culturali patrocinate dal Comune. Debbono adeguarsi anche le sagre: a Ferragosto si potranno usare solo piatti normalmente presenti nelle cucine italiane. Le nuove regole valgono per tutti, dai commercianti alle famiglie che si presentano di norma con la ghiacciaina sotto l’ombrellone o sulle scogliere. Il divieto è esteso anche al popolo delle barche che fanno rotta verso i picnic sulle isole o allo scoglio della Meloria. Dovranno attrezzarsi con piatti di carta o biodegradabili. La plastica no, è fuori legge legge a Livorno e dintorni. Tutti i comuni della Toscana che si affaccino al mare – sono trentaquattro – si stanno attrezzando nella battaglia contro la plastica usa e getta. La battaglia è stata già adottata da Romagna, Campania, Liguria, Sicilia. In anticipo di due anni sul fine vita europeo imposto alle stoviglie monouso di plastica. A Palermo l’ordinanza è già in vigore grazie all’impegno di balneari e ristoratori. In Sicilia sono una ventina i comuni che si mossi nella stessa direzione. Mentre il Tar ha accolto il ricorso della Federazione Gomma/Plastica/Unionplast bloccando le ordinanze anti plastica di Trapani e Santa Flora. "L’assenza dei presupposti di necessità e urgenza del rischio di provocare inutilmente danni gravi alle imprese e ai loro occupati", è la motivazione del provvedimento datato 12 luglio.

Il provvedimento del Tar potrebbe dare vita a una battaglia legale. In Sardegna, a Stintino, e in Veneto, a Bibione, hanno aggiunto il divieto di fumo. In molti altri posti sono apparsi cartelli per ricordare che, tra i vari divieti che prevedono "multe salate", c’è quello di non buttare mozziconi sulla sabbia o tra gli scogli. A Livorno, la più avanzata di tutte in Italia nella campagna contro l’usa e getta di plastica, si mobilitano anche le organizzazioni ambientaliste. "Tutti consapevoli di un impegno molto forte per portare avanti la campagna". A Livorno, intanto, è davvero un bel vedere. Dalla spettacolare Terrazza Mascagni al cuore dell’Ardenza sono sparite le sterminate tavolate e le relative distese di piatti, bicchieri, posate, e cannucce di plastica. Gli occhi ne hanno guadagnato, fisico e organismo saranno i beneficiari nel tempo. Basta veleni, plastica sparisci. La salute innanzitutto.