Siamo ad Ontario, ma non in Canada, perchè è una città della California. È stata battezzata così in quanto i fondatori, i fratelli George e William Chaffey erano nati proprio nella provincia canadese. Era il 10 dicembre 1891 all'epoca Amadeo Pietro Giannini aveva ventun anni, stava per sposarsi e poco tempo dopo sarebbe diventato uno dei più grandi finanzieri nella storia della economia americana. Ma anche italiana. Figlio di emigranti liguri Giannini creò la Bank of Italy che poi divenne la Bank of America e a Ontario all'angolo tra la B Street e la Euclide Avenue fu eretto un edificio che divenne una delle filiali dell'istituto bancario.

Il palazzo della Bank Italy c'è ancora oggi, quasi un secolo dopo. Ne ha passate tante fino a diventare un palazzo abbandonato, ma con una storia unica nella economia statunitense e quindi mondiale. Gli anni passano e oggi quel pezzo di storia è stato regalato, a un prezzo simbolico di un dollaro. È infatti quanto hanno pagato Alex Baroin e Martin Hovsepian, due costruttori, per acquisire quei mattoni dalla città di Ontario. Un dollaro, prezzo simbolico, in cambio della promessa di far rivivere quell'edificio, ma non con una banca, bensì con tre ristoranti. E la ristrutturazione è cominciata con la garanzia di trasformare quell'angolo della città in un nuovo punto focale.

"Adoro i vecchi edifici in mattoni" ha detto Baroian. E la verità è che all'interno di storia ne è passata tanta da quando arrivò l'insegna 'Bank of Italy'. Originariamente, e andiamo indietro al 1923, la banca fu inaugurata con il nome di Security State Bank, ma subito dopo dovette affrontare pesanti problemi finanziari, così poco dopo fu acquistata dalla Bank of Italy di Giannini, un genio con le piccole filiali degli istituti bancari e i prestiti per chi aveva redditi bassi e non poteva offrire tutte quelle garanzie che invece le altre banche richiedevano. Ecco perché Giannini divenne popolare in California, e poi in tutti gli States, tra le categorie meno abbienti, fino a quel momento sempre respinte al momento di chiedere un prestito.

Con A.P. Giannini invece la storia cambiò. Anche ad Ontario che l'edificio, che presto ospiterà i ristoranti, l'ha sempre chiamato, fino a oggi, 'quello della Bank of Italy'. La filiale della banca, anche quando poi prese il nome di Bank of America, rimase tra quei mattoni fino al 1945 e fu gestita da un altro italo-americano, Secondo Guasti, che però era più conosciuto per le sue vigne e il suo vino. Poi una volta chiusa la parentesi bancaria, fu trasformato in un piccolo shopping center così si passò da una boutique di pellicce a una scuola per estetisti. Poi, storia recente, nel 2008 fu acquistato dalla città di Ontario per una cifra non indifferente, quasi un milione di dollari (966.000 per la precisione). Un investimento che non è andato a buon fine, una perdita che l'amministrazione ha voluto in qualche modo rimediare, cedendo l'edificio a Baroian e Hovsepian, appunto per un dollaro, ma con la garanzia che sarebbe stato trasformato in un punto di ritrovo di Ontario.

Ma un altro aspetto importante l'hanno rivelato i due costruttori. "Vogliamo mantenerlo nella sua originalità il più possibile - hanno spiegato -stiamo cercando di restaurare tutti i mattoni. È un edificio così bello, vogliamo mantenerlo". Mattoni a vista, travi in legno, finestre come erano al tempo, in questo modo la Bank of Italy potrà tornare a vivere tra i tavoli dei ristoranti. Utilizzando un concetto ribattezzato 'riutilizzo attivo', i muri, come le colonne scanalate di terracotta, gli affreschi in gesso e le enormi vetrate saranno restaurate ripristinando anche lo stile architettonico del 20º secolo. "Sarà come il film 'Ritorno al futuro' - ha aggiunto Baroian - si potrà andare indietro nel tempo per un secolo".

Un accostamento cinematografico quanto mai opportuno perché Giannini, nella sua vita, non fu solo uno straordinario banchiere, ma con il suo istituto finanziò anche oltre 500 film. Opere immortali, come 'Il monello' di Charlie Chaplin, ma anche 'Biancaneve e i sette nani' di Walt Disney. Poi, più tardi conobbe un giovane regista, siciliano, Frank Capra e fu proprio A.P. Giannini a finanziare un altro capolavoro che rimarrà per sempre nella storia del cinema: 'Accade una notte'. Con l'edificio della Bank of Italy, i costruttori hanno acquisito anche un altro palazzo d'epoca che si trova accanto, assieme si creerà un centro gastronomico unico non solo nella città di Ontario, ma in tutta la regione. Un polo attrattivo 'storico' che una volta ultimato avrà una superficie di quasi 1400 metri quadrati con i ricordi della Bank of Italy.

Si chiama Bank of America, ma il Dna è tutto italiano

The Bank of America Corporation, BofA, è oggi il secondo istituto finanziario statunitense dietro alla JPMorgan Chase. Ha la sua sede a Charlotte nel North Carolina, ma la sua storia, i suoi inizi sono completamente italiani. Se infatti l'attuale nome apparve per la prima volta nel 1923, con la fondazione della Bank of America di Los Angeles, nel 1928 fu acquistata dalla Bank of Italy di Giannini che poi, due anni dopo, decise di mutare il nome dell'istituto in quello che poi è rimasto fino ad oggi. Ma Amadeo Giannini quando fu creata la Bank of America a Los Angeles divenne subito un azionista di minoranza del nuovo istituto.

Poi nel 1928 la decisione della fusione delle due banche per diventare quella che al tempo era la numero 1 negli Stati Uniti. E nel 1929, grazie all'instancabile lavoro di A.P. Giannini, la Bank of America aveva già 453 uffici nella sola California con risorse per 1,4 miliardi di dollari del tempo. Successivamente, dopo la morte del suo fondatore, avvenuta a San Mateo il 3 giugno 1949, le redini del gruppo rimasero per anni ancora nella famiglia. Infatti prima furono prese, ma solo per breve tempo, dal figlio Mario (1894-1952) poi dalla nipote Claire Giannini Hoffman (1905-1997) che rimase nel board of director della Bank of America fino agli anni Ottanta.

Giannini, un genio della finanza

Nacque a San Jose in California, ma fu un caso. Infatti La famiglia di Amadeo Pietro Giannini era appena arrivata dall'Italia, dalla Liguria, Favale di Malverno, una piccola frazione che oggi conta poco meno di 500 abitanti. Era il 6 maggio del 1870. Un figlio di immigrati che divenne famoso al punto che oggi a San Francisco c'è una piazza a lui intitolata, mentre nel 1973 le poste statunitensi gli dedicarono una emissione con il suo volto. E nel 2004 anche il Governo italiano lo ha ricordato nel centenario della fondazione di quella che oggi è la Bank of America, creata da Giannini, ma con il nome di Bank of Italy.

La famiglia Giannini a San Jose trasformò la propria casa prima in una locanda e pensione che poi divenne un piccolo albergo. Il padre Luigi però venne poi ucciso, una banale discussione per un dollaro di debito, così la mamma Virginia si risposò con Lorenzo Scatena. Amadeo si laureò poi sposò a 22 anni Florinda Cuneo, figlia di un facoltoso italo-americano e il 17 ottobre 1904 fondò a San Francisco la Bank of Italy che in breve tempo divenne la banca degli immigrati, concedeva prestiti a partire da 25 dollari e scelse la formula dell'azionariato popolare e dopo il disastroso terremoto del 1906, il suo fu l'unico istituto a riaprire appena qualche giorno dopo il sisma. E se le sue intuizioni furono geniali successivamente finanziò anche oltre 500 film.

ROBERTO ZANNI