Gli Europei del 2020 sono a un passo. Pur non brillando, l'Italia di Mancini passa anche in Armenia conquistando la quinta vittoria su cinque nel girone di qualificazione. Il vantaggio in classifica ora è più che rassicurante e - per di più - alla fase finale accedono le prime due del raggruppamento.

Il Ct azzurro opta per il 4-3-3, con Bernardeschi, Belotti e Chiesa nel tridente. In difesa ci sono Bonucci e Romagnoli al centro, con Barella e Verratti a supporto di Jorginho in mediana. L'Armenia ha un solo attaccante vero - Karapetian - ma corre a velocità doppia e pressa, almeno inizialmente, con grandissimo ardore.

All'11', non a caso, i padroni di casa trovano il vantaggio. Barella perde palla a Barseghyan imbecca Karapetian che insacca in diagonale e fa impazzire i tifosi di Erevan. L'Italia ci mette un po' a reagire, poi si piazza stabilmente nella metà campo avversaria. Al 23' ci prova Bernardeschi, ma il portiere Hayrapetyan è miracoloso.

Al 28', però, arriva il pari: Emerson scappa via sulla sinistra e trova Belotti, che insacca da due passi. Gli azzurri insistono. Al 29' Bernardeschi colpisce di sinistro la parte alta della traversa, mentre nel finale di frazione è il Gallo a sprecare due clamorose occasioni a tu per tu con la porta armena. Nel recupero, il fattaccio: per l'arbitro tedesco Siebert Karapetian sgomita su Bonucci in elevazione, ci sono gli estremi per il secondo giallo.

In dieci contro undici gli armeni lottano con grande generosità, trovando modo di spaventare gli azzurri in contropiede con la stella Mkhitaryan, passato nei giorni scorsi alla Roma. Al 32', però, è il neo entrato Pellegrini a scacciare i fantasmi per l'Italia, con una puntuale incornata di testa su lancio di Bonucci. La gara si chiude definitivamente tre minuti dopo: sinistro di Belotti, palla sul palo e poi in rete dopo il tocco di schiena del portiere. Al Gallo viene anche annullato ingiustamente un gol per fuorigioco, ma l'Italia vince comunque: gli Europei sono davvero dietro l'angolo.