In Francia direbbero "chapeau, monsieur Merlò". In Italia accontentiamoci di fare i complimenti a Ricardo Merlo, fondatore e presidente del Maie, che è stato confermato sottosegretario agli Esteri del governo Conte bis. Una scelta, questa, sponsorizzata proprio dal presidente del Consiglio che non ha fatto una piega alla richiesta del Partito democratico di dare un segno di discontinuità con il passato, dato che Merlo ritorna alla sua poltrona occupata anche nell’avventura durata 14 mesi del governo gialloverde (Lega e MoVimento 5 Stelle).

Ieri proprio dalle pagine de ‘La Gente d’Italia" avevamo raccolto lo sfogo di Laura Garavini del Pd che in pratica si era detta sconcertata per le voci ufficiose che volevano Merlo nuovamente al suo posto. Non solo per dare un segno forte di rottura contro il recente passato, ma anche e soprattutto per i pochissimi (eufemismo) risultati portati a casa dall’oramai eterno sottosegretario. Ma tant’è. Possiamo dire tranquillamente che con questa nomina per gli italiani all’estero ecco il passato che ritorna. Insomma, chi sperava in una ventata di novità sarà rimasto almeno deluso. E il riferimento non è solo per gli stessi cittadini, ma per il Pd stesso che ha perso anche questa battaglia tra gli italiani nel mondo.

Insomma, non una buona notizia per i dem che si sono dovuti arrendere alla volontà di colui che viene scherzosamente chiamato ‘CamaleConte’, ossia il premier italico che cambia idee e opinioni in base alle opportunità del momento. E di certo il primo ministro avrà visto di buon occhio il voto di fiducia che Merlo ha concesso al nuovo esecutivo giallorosso al Senato nella giornata di martedì. Non l’avesse concesso, ovvio è che il sottosegretario ora sarebbe tornato a concentrarsi solo ed esclusivamente sul Movimento associativo degli italiani all’estero. Ma allora si è trattato di un ‘Do ut des’? Oppure di un ‘quid pro quo’? Nel senso letterale, diciamo che forse sono due modi di dire esagerati… ma nel senso comune ci si avvicina parecchio.

Facciamo due conti. Dunque, ora anche al ministero degli Esteri la squadra è completa. Merlo sarà sottosegretario con Manlio Di Stefano, viceministri Marina Sereni (Pd) e Emanuela del Re (M5S). Ministro: Luigi Di Maio. Ecco a voi lo "squadrone che tremare il mondo fa". Auguri, sottosegretario Merlo. E auguri anche e soprattutto ai cinque milioni di italiani all’estero… loro sì che ne avranno davvero bisogno. Tanto…

Ps: la nostra speranza è che questi cinque milioni di italiani nel mondo possano davvero contare qualcosa per il governo italiano, e non essere più abbandonati al proprio destino come successo negli ultimi anni. Inutile dare il contentino del voto, le priorità sono altre e chi è all’esecutivo lo sa bene da anni, facendo finta che tutto è sotto controllo… La realtà, però, è un’altra. E noi de "La Gente d’Italia" lo sappiamo bene, così come gli italiani che vivono all’estero. Povero Pd, primo partito nel mondo, ma ultimo nelle decisioni che contano...

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