Arcipelago Italia, è il nome dello stand con il quale quest’anno l’Istituto italiano di cultura di Stoccolma partecipa, dal 26 al 29 settembre, alla Fiera del libro di Goteborg, la più importante manifestazione scandinava dedicata all’editoria.

Una partecipazione - in collaborazione con l’Ambasciata italiana, con l’Ice e con l’Enit - che vuole presentare una serie di appuntamenti sia legati al tema di questa edizione, la parità di genere, sia le molteplici sfaccettature della letteratura e della cultura italiana. Si va dal seminario Italian Family Ties, ad una riflessione sul ruolo dei traduttori, ad un approfondimento sul tema dell’Italia come terra di confine.

Nel primo appuntamento quattro scrittrici italiane - Donatella di Pietrantonio, Viola Ardone, Silvia Avallone e Emma Piazza - si confrontano sui temi della famiglia, uguaglianza e genere con la giornalista della televisione svedese Kristina Kappelin.  Sarà poi la volta delle traduttrici nordiche di Elena Ferrante - Brynja Cortes Andrésdóttir (Islanda), Nina Gross (Danimarca), Helinä Kangas (Finlandia), Johanna Hedenberg (Svezia) e Kristin Sørsdal (Norvegia) - che nel seminario “Our wonderful friends – The Translators” raccontano le sfide superate nel lavoro sulla quadrilogia ‘L’amica geniale’.

Seguirà anche un focus su Napoli come palcoscenico di tante storie narrate da altri scrittori contemporanei, come Anna Maria Ortese, o Alessio Forgione, ed un confronto tra Maurizio de Giovanni e Hakan Ostlundh e il ruolo che la città ha nei loro romanzi gialli.

In ‘Italy a land of border’ Beppe Severgnini, vicedirettore de Il Corriere della Sera ed editorialista del The New York Times, discute con Peter Loewe, corrispondente dall’Italia per il quotidiano svedese Dagens Nyheter, su quale posizione abbia l’Italia verso il concetto di confine, se lo veda come un fattore di cambiamento o di vulnerabilità.